Clamoroso colpo di scena su Jannik Sinner agli Internazionali di Roma: c’entra Roger Federer, tutti i dettagli
Se c’è una cosa che accomuna Roger Federer e Jannik Sinner è la signorilità e la classe dimostrata dai due in campo e fuori dal campo. Lo ha dimostrato, per l’intera carriera, il tennista elvetico, ma lo ha confermato in questi giorni anche lo stesso giocatore azzurro. Grande protagonista in questi giorni a Roma, il numero uno al mondo è riuscito a tornare in condizioni più che ottimali, sorprendendo tutti, anche chi a lungo ha avuto a che fare con fuoriclasse come lo svizzero.

Il rischio di poter assistere a un ritorno in campo non proprio semplice, per Sinner, era elevatissimo. In primo luogo perché l’azzurro è tornato a giocare, dopo tre mesi di stop forzato, su una superficie che non è propriamente quella ideale. In seconda battuta, perché una pausa così lunga avrebbe potuto togliergli ritmo e fiducia. Senza considerare le pressioni inevitabili per il suo status e per il fatto di tornare a giocare nel torneo di casa.
Invece, nelle prime uscite Sinner è sembrato in ottima condizione, già pronto per dare del filo da torcere anche ai rivali più quotati, probabilmente spinto dall’obiettivo, nemmeno troppo celato, di riuscire a raggiungere il top della forma in vista del prossimo Slam, il Roland Garros. Un obiettivo difficile da raggiungere, ma non impossibile, almeno stando al pensiero di chi di fuoriclasse se ne intende. Chiedere a Roger per conferma.
Sinner, colpo di scena a Roma: c’entra Federer, in pochi potevano imamginarlo
Rimettersi in gioco dopo una lunga pausa forzata non è mai semplice. Farlo con la semplicità e la convinzione messa in mostra da Sinner è solo da campioni veri. Lo sa bene Ivan Ljubicic, grande ex giocatore e storico ex coach di Roger Federer.
Intervenuto a Sky per commentare il ritorno nel circuito del numero uno al mondo, l’opinionista croato ha subito messo in chiaro cosa si aspettava da Sinner, sottolineando come, al momento, di sorprendente ci sia in realtà poco: “Non ci sono state sorprese, Sinner era più forte dei suoi rivali ed è stato molto lucido“.

Forza e lucidità che sono caratteristiche fondamentali per chi vuole ambire a diventare un degno erede di Federer e degli altri Big Three, come messo in chiaro dallo stesso ex tennista: “Chiaro che non sia ancora al massimo delle sue potenzialità, ma sta giocando bene, facendo il suo con tranquillità“.
A testimonianza di quanta forza mentale abbia questo ragazzo di soli 23 anni che, in pochi mesi, si è visto catapultato dal sogno più grande, la conquista di uno Slam e del numero uno del ranking ATP, all’incubo di una squalifica per doping, peraltro arrivata nonostante un’innocenza confermata anche dalle sentenze.