La serie dedicata a Carlos Alcaraz continua a far parlare di sé, l’annuncio è clamoroso: ecco cosa è emerso nelle ultime ore
Gli Internazionali d’Italia, ma non solo. In queste ore l’attenzione degli appassionati di tennis è mezza rivolta alle vicende di campo, mentre la parte restante è dedicata ad altri argomenti interessanti. Tra questi ultimi n’è emerso uno che riguarda Carlos Alcaraz e la docu-serie dedicata alla sua vita, “A modo mio”, che tanto ha fatto discutere da quando, lo scorso 23 aprile, è stata rilasciata su Netflix.

Stavolta no, non c’è da segnalare alcuna critica ad Alcaraz da parte del suo allenatore Juan Carlos Ferrero. Né sono giunte altre bordate dai suoi connazionali per lo stile di vita libertino condotto da Carlos. Ciò che emerso è un retroscena raccontato da un giovane collega del murciano, che ha condiviso il percorso Juniores con l’ex numero uno al mondo. Si tratta di Holger Rune, classe 2003 danese, noto per il suo carattere focoso oltre che per l’abbondante talento donatogli da madre natura.
Alcaraz, la serie e il retroscena svelato da Rune
Il fatto si è registrato durante un intervista concessa dall’attuale numero 10 al mondo ai microfoni di tennis.com. Allo scandinavo è stato chiesto un parere proprio sul documentario realizzato sulla vita di Alcaraz e lui ha esordito così: “In realtà ne ho parlato un po’ con lui negli spogliatoi. Penso che sia una buona cosa. Penso che sia bello per gli appassionati di tennis vedere quello che c’è dietro le quinte. È bello, perché siamo tutti esseri umani prima che tennisti”.

Rune si è poi soffermato su Carlos dicendo: “È un ragazzo che ama giocare a tennis ed è estremamente bravo. È bello da vedere e, da parte mia, penso che ciò che ha vissuto sia qualcosa di normale per ogni giocatore. Non si sente la stessa cosa ogni giorno, la stessa motivazione ogni giorno, ma è normale. Ci sono giorni in cui si scava un po’ più a fondo e si trova più energia. Altri giorni è più facile, ma questo fa parte della vita, non importa se si tratta di tennis o di un lavoro normale”.
Nel corso della chiacchierata, il buon Holger si è anche tolto scherzosamente un sassolino dalla scarpa affermando: “Non voglio dire nulla di controverso, ma forse ero un po’ più serio di lui da juniores. Ora però sta recuperando ed è diventato molto serio! Nelle giovanili si vedeva il suo potenziale, il suo talento, tutto. Era un giocatore straordinario e, ovviamente, gli spagnoli vivono in modo diverso dai danesi. È un tipo di carattere diverso”.
Dalle parole di Rune, dunque, si evince che anche Alcaraz nel recente passato ha avuto un carattere fumantino o, quanto meno, vivace. Una notizia accolta con grande sorpresa da appassionati ed addetti ai lavori, considerato l’atteggiamento sempre mite mostrato in pubblico dal torello di Murcia. Al contempo, segnaliamo che, tra i fan dello spagnolo, c’è anche chi non ha gradito la precisazione del danese. Ma questo, si sa, rientra nel gioco delle ‘tifoserie’.