Nelle ultime ore è spuntato un retroscena assurdo sulla sospensione di tre mesi per il caso ‘Clostebol’ del numero 1 del mondo, Jannik Sinner
Grand’Italia al Roland Garros. Nessun problema per Lorenzo Musetti che in tre set, 6-4; 6-0; 6-4, e in due ore e cinque minuti di gioco ha liquidato la pratica Galan, con il toscano che ha infilato un parziale di 7-0 fra la fine del primo set e l’inizio della seconda frazione.

Exploit del 23enne Matteo Gigante che ha eliminato in 4 set, 6-4; 5-7; 6-2; 6-4, e in tre ore e 8 minuti di gioco il greco Stefanos Tsitsipas, numero 20 del ranking Atp che al suo vertice vede per la 51esima settimana consecutiva Jannik Sinner che, per la gioia dei tifosi azzurri e degli appassionati di tennis, è tornato nel circuito da qualche settimana e lo ha fatto in grande stile raggiungendo la finale agli Internazionali d’Italia.
Dunque, i tre mesi di stop per la positività al Clostebol sono solo un brutto ricordo per il campione altoatesino che, però, è di nuovo sotto i riflettori per un assurdo retroscena spuntato in queste ore e che riguarda proprio la sua sospensione di tre mesi.
Jannik Sinner, ecco il suo sparring partner durante la squalifica
Jannik Sinner ha stupito tutti per il livello di gioco esibito al rientro, agli Internazionali di Roma, dopo la squalifica anche perché durante i tre mesi di sospensione non si è potuto allenare con alcun tennista attivo nel circuito.
Motivo per il quale gli appassionati si interrogano su chi sia stato lo sparring partner del numero 1 del mondo nei tre mesi di squalifica. Ebbene, a soddisfare la loro curiosità ci ha pensato proprio quest’ultimo uscendo allo scoperto. È l’ex tennista italiano Roberto Marcora, 35enne spintosi fino alla 150esima posizione del ranking Atp, proprio l’avversario contro il quale, il 24 febbraio 2019, Jannik Sinner ha vinto il suo primo titolo Challenger.

L’ex tennista lombardo, nell’intervista concessa a “TennisTalker”, ha raccontato com’è diventato nei tre mesi di stop per squalifica lo sparring partner di Sinner che ha conosciuto nel 2015 all’Isola d’Elba durante uno stage organizzato da Riccardo Piatti, ex allenatore del 23enne di Sesto Pusteria.
“Sono andato per un periodo di un paio di settimane, o meglio un paio di blocchi di allenamento, quando lui non poteva ancora allenarsi nei circoli di tennis e con giocatori in attività. Io e Jannik abbiamo un bel rapporto e quando è uscita la notizia della squalifica, gli avevo scritto, con una battuta, che per lui sarei ritornato in campo. Mai mi sarei aspettato che sarebbe successo per davvero”, ha spiegato l’ex tennista.
Riccardo Marcora ha anche confessato fino al ritorno in campo di Sinner avvertiva la responsabilità di essere stato il suo sparring partner durante la sospensione: “Sentivo un po’ di pressione per il suo rientro perché se avesse perso il primo turno a Roma…come sparring partner avrei sbagliato tutto!”. Beh, a giudicare dai risultati, l’ex tennista lombardo non ha sbagliato nulla.