Davvero spiacevole quanto accaduto su uno dei campi secondari dell’impianto francese: la denuncia è di quelle forti
Il grande Major sulla terra rossa, che ha celebrato, lo scorso 25 maggio, la leggendaria figura di Rafa Nadal, il fuoriclasse che ha vinto il titolo a Parigi per ben 14 volte, sta entrando nel vivo.

Tutti i big del tabellone maschile e di quello femminile hanno finora fatto il loro, avanzando senza troppi patemi al turno successivo in attesa che il calendario proponga i tanto attesi scontri diretti.
Come da tradizione nei tornei del Grande Slam, i primi turni hanno riservato agli spettatori lunghe battaglie tra tennisti che il sorteggio aveva accoppiato. Senza un vero e proprio big di riferimento nel panorama tennistico mondiale, il pubblico francese ha provato ad incitare i comunque numerosi idoli di casa iscritti alla kermesse.
Dopo aver omaggiato Richard Gasquet, eliminato nettamente da Jannik Sinner al secondo turno, e Gael Monfils, estromesso dal britannico Jack Draper, i tifosi hanno concentrato le loro energie su altri esponenti del tennis transalpino, che contavano sulla spunta del pubblico di casa per fare più strada possibile nella competizione.
Battaglia vera, senza esclusione di colpi, è stata la partita che ha messo di fronte il francese Quentin Halys e il serbo Miomir Kecmanovic sul campo 14 dello splendido impianto parigino. Il match, molto combattuto, è stato caratterizzato da grande tensione più che per diverbi in campo tra i contendenti, per il comportamento dei tifosi sugli spalti.
Kecmanovic choc: duro attacco al pubblico francese
L’incontro di secondo turno è stato alla fine appannaggio dell’idolo di casa, che ha prevalso 7-5 al quarto set dopo aver perso il primo parziale. Davvero caldissimo il clima sugli spalti, con alcuni sostenitori del 28enne francese che, secondo la versione fornita dal tennista slavo, è andato davvero sopra le righe.

“È stato orribile giocare. Era davvero spiacevole in campo. Sicuramente il pubblico l’ha aiutato, non sarebbe andata così se non ci fossero stati. È una sensazione davvero brutta“, ha esordito in conferenza stampa Kecmanovic.
“Qui è ancora più evidente, perché su questo campo (il 14, come detto in precedenza) sono tutti vicini e tutto rimbomba. Se fossi stato su un campo più grande si sarebbe sentito comunque, ma non a questo livello. Non sono così vicini da poterti urlare addosso, lanciarti cose, sputarti. Mi hanno sputato da dietro, quindi… Ok, capisco che siano tifosi di casa, ma questo è oltre: è maleducazione“, ha concluso amaramente il serbo.