Il tennista romano, fermo dal forfait a gara in corso agli Internazionali d’Italia, incassa il consiglio interessato dell’esperto
Mentre tutti gli appassionati italiani, nel corso delle due emozionanti settimane di tennis a Parigi, hanno palpitato e tifato per Lorenzo Musetti, Jasmine Paolini, Sara Errani e soprattutto Jannik Sinner – con l’amarissimo epilogo di una finale che ha lasciato tanti rimpianti nella testa e nel cuore del numero uno del mondo – lui si è reso invisibile.

Dopo aver dolorosamente detto ‘stop’ all’inizio del secondo set nella sfida agli Internazionali del Foro Italico contro Casper Ruud, che già era in vantaggio di un set, Matteo Berrettini ha deciso di fermarsi per un po’ per recuperare al meglio dall’annoso problema ai muscoli addominali che tante, troppe, volte, lo ha fermato in carriera.
Atteso al ritorno in campo sull’erba di Stoccarda, dove lo scorso anno si spinse fino alla finale, l’ex numero 6 del mondo ha deciso di non rischiare una nuova ricaduta, preoccupato forse di compromettere il prossimo grande appuntamento stagionale. Quello di Wimbledon, dove nel 2021 arrivò fino ad uno storico ultimo atto, poi perso in 4 set contro il leggendario Novak Djokovic.
Ecco che quindi, già sicuro di perdere i 155 punti messi in cascina 12 mesi fa nella città tedesca, l’ex allievo di Vincenzo Santopadre è virtualmente sceso in 33esima posizione nel ranking ATP. Una pessima notizia in vista dell’assegnazione delle 32 teste di serie per i prossimi Championships.
Berrettini e la gestione del calendario ATP: arriva la sentenza
Si è discusso spesso, dopo l’ultimo doppio stop del tennista romano, sulla necessità che Matteo modifichi qualcosa sia a livello di preparazione, che di partecipazione agli eventi del circuito, nonché financo al modo di colpire la palla, con un’esplosione di potenza che alla lunga danneggia i suoi muscoli di seta.

Nel dibattito già in essere è intervenuto il noto giornalista Lorenzo Cazzaniga, grande esperto di tennis e commentatore televisivo del nobile sport con la racchetta. Il suo giudizio, rilasciato ai microfoni di ‘Mowmag.com‘, è netto.
“Se Matteo non supera i problemi fisici è chiaro che non può riuscire a essere competitivo. Penso che lui debba fare come certi ciclisti, che mettono nella stagione tre o quattro “puntini”, freccette, e dicono: “Ok, io vado solo lì”. Si prepara per quello. Perché non pare più in grado di fare una stagione completa. Deve probabilmente imparare a programmarsi solo su un numero limitato di eventi, dove avrà più chances. Una volta Lendl, per vincere Wimbledon, decideva addirittura di saltare tutta la parte della stagione su terra. E magari, chissà, un giorno dovrà fare così anche lui. Dove ho possibilità? A Wimbledon. Benissimo. Devo programmarmi su quello. E tutta la parte di stagione prima magari la devo centellinare“, ha sentenziato Cazzaniga.