Il numero uno del mondo, beffato sul filo di lana da un mai domo Alcaraz, ha provocato un grande dolore alla leggenda del tennis azzurro
Tre match point non sfruttati. Un turno di servizio sul 5-4 a proprio favore nel quarto set che, se tenuto, gli avrebbe comunque regalato il trionfo finale. E ancora: il break in apertura di terzo set che avrebbe potuto indirizzare il match a suo favore prima del grande ritorno dell’indomito rivale, e quel 15-30 su servizio Alcaraz sul punteggio di 6-5 Sinner nel quinto set che ancora brucia.

Sono davvero tanti, purtroppo, gli spunti di rimpianto e rammarico per Jannik Sinner ripensando all’altalenante andamento della leggendaria finale del Roland Garros persa in volata contro Carlos Alcaraz.
Il numero uno del mondo è stato davvero vicino, vicinissimo, ad incamerare il suo terzo Major consecutivo, il primo su una terra rossa dove comunque sta dimostrando di essere davvero competitivo. Con mezza Italia incollata davanti alla TV a palpitare e soffrire per 5 lunghe ore e mezza, il nativo di San Candido sta ora ricaricando le pile in vista dell’inizio della stagione sull’erba, superficie che dovrebbe esaltarne le doti di attaccante e di martellatore con i suoi potenti colpi da fondo campo.
Il favorito d’obbligo per Wimbledon resta però sempre lui, Carlitos, che con la rocambolesca vittoria ottenuta nella capitale francese si è portato in vantaggio 8-4 negli scontri diretti. Un trend che deve assolutamente essere invertito al più presto dal comunque sempre più saldo leader della classifica iridata.
Sinner, tutta l’Italia soffre con lui: la confessione di Bertolucci
Non è servita nemmeno una doccia comprensibilmente lunga e corroborante a placare il dolore sportivo provato dal campionissimo della Val Pusteria. In conferenza stampa Sinner non ha potuto infatti nascondere la grande amarezza per un risultato che era lì, a portata di mano, ma che è sfuggito proprio sul più bello.

Anche autorevoli voci del tennis azzurro, già campioni titolati in passato, hanno manifestato a cuore aperto l’insofferenza mostrata per l’esito finale di una partita che è comunque entrata di diritto nella storia del tennis.
Il #RolandGarros lo ha vinto #Alcaraz, ma che partita abbiamo visto @paolobertolucci? “Stanotte ho dormito poco e male, mi è successo ieri e la sera di Instanbul”#SinnerAlcaraz
— Tutti Convocati (@tutticonvocati) June 9, 2025
Tra questi, Paolo Bertolucci, da anni commentatore tecnico per Sky Sport, ha confessato di aver dormito poco e male la notte successiva alla sconfitta di Jannik a Parigi. Un dolore paragonabile a quello provato quando il suo Milan, nella finale di Champions giocata ad Istanbul nel 2005, si fece riprendere sul 3-3 dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio di tre reti. Perdendo poi la coppa ai rigori con l’amarezza di un gol sbagliato dalla stella Shevchenko al 120′ a mezzo metro dalla porta dei Reds.