Adriano Panatta risponde alle critiche ed è nuovamente bufera: le sue parole fanno scatenare il popolo social
Adriano Panatta, si sa, non ha peli sulla lingua e spesso commenta le vicende tennistiche anche con un po’ di leggerezza. La stessa leggerezza che a volte risulta il modo giusto per parlare di sport, mentre altre lo rende protagonista di clamorosi scivoloni. L’ultimo si è registrato qualche giorno fa, a margine degli Internazionali d’Italia suscitando numerose polemiche. Il dibattito si è riaperto dopo la finale femminile del Roland Garros, generando ulteriore caos intorno alla sua figura. Cosa è successo?

Analizzando la finale del Foro Italico di Roma tra Jasmine Paolini e Coco Gauff, vinta della tennista nostrana, Panatta aveva espresso considerazioni abbastanza severe nei confronti della giovane statunitense: «Gauff è un prodotto di laboratorio come tante tenniste della sua generazione. Pensa solo a tirare forte. Nel 95 per cento delle azioni non pensa proprio, colpisce e basta. Le sue partite sono una noia mortale. Nell’arco del match non ha mai cambiato strategia. Imparare a giocare sulla terra battuta mica fa male. Ha fatto una palla corta che neanche un N.C. In questo sport, senza pensare, non vai da nessuna parte» .
Panatta e lo scivolone su Coco Gauff, arriva lo sfogo dell’ex tennista: polemiche social
Già dopo questa analisi l’ex tennista azzurro era finito nel mirino della critica, ma tutto sommato era riuscito a cavarsela. Solo che poi la bravissima Coco si è ‘vendicata’ conquistando il titolo sulla terra rossa del Roland Garros, e migliaia di appassionati ed addetti ai lavori si sono presentati alla porta di Panatta a presentare il conto. La reazione del 74enne romano non si è fatta attendere…

Spalle a muro, e smentito dalla storia, Panatta ha replicato così alle tante persone che nelle ultime ore si sono scagliate contro di lui. «Molti mi hanno detto “hai visto che Gauff ha vinto il Roland Garros?”. Non dirò più quello che penso, ma non è che Gauff abbia incontrato una scienziata nucleare. Al di là della forza e del valore della giocatrice, Aryna Sabalenka non è una stratega…», si è difeso Adriano al podcast “La Telefonata”.
Stavolta, apriti cielo. Già! Perché in molti avrebbero gradito tutt’altro atteggiamento da parte sua. Ovvero avrebbero preferito che avesse fatto un passo indietro, ammettendo la magra figura, anziché insistere con la sua teoria che non trova concreti riscontri sul campo. Il popolo dei social è letteralmente insorto, polemiche a non finire e anche qualche commento da stigmatizzare. Ma del resto lo sport, al giorno d’oggi, è anche questo. La speranza è che presto possa regnare maggiore equilibrio da entrambe le parti.