Il campione altoatesino, prossimo al rientro in campo dopo la delusione di Parigi, ha lasciato ancora una volta i suoi tifosi senza parole
È passata ormai più di una settimana da quella che verrà ricordata ancora a lungo come la partita dell’anno. O del decennio. Sicuramente, almeno fino al prossimo anno, come la finale più lunga della storia del Roland Garros.

L’eco dell’epica battaglia sul ‘Philippe-Chatrier‘ tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner riecheggia però senza soluzione di continuità in qualsivoglia discorso legato al tennis. Anche involontariamente, è stato lo stesso campione spagnolo – vincitore in rimonta dopo esser stato sotto due set a zero e con l’inferno di tre-match point annullati sul servizio – ha messo il dito nella piaga in una recente intervista, quando ha dichiarato di aver rivisto il match in questi giorni non dandosi ancora una spiegazione di come abbia fatto a ribaltare l’esito della contesa.
Certamente chi ha tutto l’interesse a dimenticare quel maledetto pomeriggio di inizio giugno è il numero uno del mondo, che ha ripreso confidenza col terreno di gioco disputando il torneo di doppio ad Halle in coppia con Lorenzo Sonego. La sconfitta non deve però far preoccupare nessuno, anzi: il match era stato programmato dal tennista azzurro proprio per avere un primo test di un certo tipo su una superficie totalmente diversa da quella terra che lo ha visto comunque protagonista di un’incredibile battaglia col rivale iberico.
Non è nemmeno un mistero cos’abbia fatto Jannik nei giorni immediatamente successivi alla tremenda delusione di Parigi. È tornato a casa, nella sua Sesto Pusteria, dove si è reso protagonista di un curioso gesto.
La semplicità di Sinner: fans increduli
Lo aveva anche anticipato in conferenza stampa, il due volte campione degli Australian Open: era necessario staccare la spina, tornare nel calore domestico di casa, e nella tranquillità degli splendidi paesaggi della sua terra.

Lungi dal camminare per le vie della cittadina dell’Alto Adige come se fosse un VIP, magari scortato dagli agenti della sicurezza, il campione è rimasto il ragazzo semplice che fino a qualche lustro fa era diviso tra la passione per il tennis e quella per lo sci.
È così accaduto che, emersa la necessità di portare il gatto di famiglia dal veterinario, il tennista ci abbia pensato personalmente, imbarcandosi da solo a bordo della FIAT Panda della mamma. Chi ha pensato di averlo riconosciuto – sì, era veramente lui – non poteva credere ai suoi occhi.
Il milionario fuoriclasse, la cui auto di proprietà sarebbe ed è un’AUDI RS6 modificata, non si è fatto troppi problemi nel salire a bordo dell’utilitaria per accompagnare l’animale dal dottore. Un gesto semplice, di un’ordinarietà assoluta, che la dice lunga sulla genuinità di un ragazzo che, nonostante la fama e il successo, è rimasto quello di sempre.