“È orribile”, tifosi sotto shock: è il male del tennis

Tifosi e appassionati sotto shock. “È orribile, è il male del tennis”, la dichiarazione che scuote il mondo della racchetta

Il Mondiale per Club, in corso di svolgimento negli Stati Uniti, è la grande novità del calendario agonistico del calcio per il format allargato a 32 squadre – con l’Inter e la Juventus a rappresentare il nostro calcio – e per il ricchissimo montepremi (la vincitrice incasserà la bellezza di quasi 120 milioni di euro mentre la “fee” di partecipazione vale tra 11.9 e 36 milioni per i club europei, 14.2 per i sudamericani, 8.9 per quelli del Nord e Centro America, per gli asiatici e per gli africani e 3.3 per l’Auckland City, unico team dell’Oceania).

Tifose di tennis con le mani sul volto in segno di incredulità
“È orribile”, tifosi sotto shock: è il male del tennis-tennisfever.it (Ansa)

Non solo. In occasione del match tra il Paris Saint-Germain e l’Atletico Madrid (per la cronaca, terminato 4-0 per i neocampioni d’Europa) il direttore di gara, il rumeno Istvan Kovacs, ha spiegato direttamente al pubblico, sugli spalti e davanti agli schermi televisivi, le proprie decisioni dopo il controllo al monitor (on field review).

Una prima volta, dunque, che infrange il tabù della segretezza delle valutazioni alla base delle decisioni arbitrali. Ebbene, qualcosa di simile potrebbe accadere anche nel tennis, nello specifico l’interlocuzione tra coach e giocatore durante i match, un’eventualità che un insospettabile bolla senza mezzi termini come ‘orribile‘.

Taylor Fritz sul coaching: “Un male per il tennis”

Dopo un periodo di scarsa brillantezza, complici problemi di natura fisica, Taylor Fritz ha vinto domenica scorsa l’Atp 250 sull’erba di Stoccarda iniziando nel migliore dei modi la stagione sull’erba che culminerà nel torneo di Wimbledon, terzo Slam stagionale.

Orbene, intervenuto al podcast animato da Caroline Garcia, ‘Tennis Insider Club’, il finalista degli US Open 2024 e delle Atp Finals di Torino (ko in entrambe le occasioni per mano di Jannik Sinner) è ritornato su un tema che evidentemente gli sta particolarmente a cuore, quello del coaching, ossia la possibilità che giocatore in campo e allenatore in tribuna possano interloquire, che vede come fumo negli occhi.

Taylor Fritz esulta a braccia alzate dopo la vittoria a Stoccarda
Taylor Fritz sul coaching: “Un male per il tennis”-tennisfever.it (LaPresse)

Credo sia orribile. Penso che sia davvero un male per il tennis. Se i tifosi potessero forse sentire le conversazioni tra giocatori e allenatori, potrebbe essere più divertente. Ma quello che io sostengo da sempre è che il tennis è uno sport individuale. Perché qualcun altro dovrebbe dirmi cosa fare quando la strategia è una parte così importante del tennis? Devo capire da solo, in campo, se devo cambiare qualcosa. Se non sei abbastanza intelligente da capire che devi cambiare, è completamente assurdo che qualcun altro te lo dica”, le inequivocabili parole del tennista statunitense che si schiera apertamente contro la possibilità che durante i match i giocatori e i loro coach conversino.



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