Quello che sta per cominciare sarà il primo Wimbledon senza Andy Murray. A una settimana dall’inizio dello Slam londinese, l’ex numero uno del mondo ha parlato così dei suoi ex rivali
Un anno fa, Andy Murray si apprestava a concludere la sua carriera ma un infortunio gli ha impedito di salutare Wimbledon come avrebbe voluto.

Lo scozzese ha infatti disputato solo un match di doppio sul mitico Centrale londinese, perdendo al primo turno in coppia con il fratello Jamie in quella che è stata, di fatto, la sua ultima partita sul circuito maschile. Nonostante una condizione davvero precaria, Murray ha voluto onorare per un’ultima volta il pubblico che lo acclamato per oltre un decennio e che ha assistito a due dei suoi tre trionfi Slam in carriera nelle edizioni del 2013 e del 2016.
Di titoli Slam, Andy ne avrebbe potuti vincere molti di più ma nelle altre sei finali Major ha sempre trovato uno tra Novak Djokovic e Roger Federer che glielo ha impedito. Senza dimenticare Rafa Nadal che l’ha sconfitto 17 volte in carriera con 8 ko proprio negli Slam. Sfide quelle con i suoi tre grandi rivali che Murray ha ricordato in una recente intervista su QC in cui ha evidenziato, senza affatto nascondersi, un aspetto che le ha contraddistinte.
Murray ricorda le sfide con Federer, Nadal e Djokovic: “Ero il più uno”
“Ho giocato delle partite incredibili con tutti – si legge su Tennisworditalia – e gli appassionati di tennis sapevano che quello era un periodo fantastico perché c’erano tre dei più grandi giocatori di sempre che si sfidavano contemporaneamente. Purtroppo io ero sempre il più uno”, questa la consapevolezza di Murray che si è detto comunque orgoglioso dei grandi traguardi raggiunti in quella che è stata (e sarà) la migliore generazione tennistica di sempre.

E’ stato un “più uno” di valore assoluto Andy Murray, la cui carriera si è interrotta proprio in uno del momenti migliori. “Due, tre o quattro di noi erano sempre nelle fasi finali a competere per vincere i tornei più importanti. Purtroppo quando ero numero uno del mondo nel 2017 ho avuto l’infortunio all’anca e non sono più riuscito a tornare dove ero“, questo il rimpianto per il tennista scozzese che, da quello stop cui è seguita una laboriosa riabilitazione, ha vinto un solo altro torneo fino allo scorso anno, quello di Anversa nel 2019.
Vedremo se, come accaduto a Federer l’anno scorso, nell’edizione che sta per cominciare Andy Murray e Rafa Nadal saranno ospiti del Royal Box sul Campo Centrale di Wimbledon in quello che è, a tutti gli effetti, il tributo finale per chi ha fatto la storia di questo torneo meraviglioso. Murray che avrebbe potuto partecipare al prossimo Wimbledon anche da coach se non avesse interrotto, di comune accordo, la partnership con Djokovic iniziata lo scorso gennaio all’Australian Open.