Il tennista romano, rientrato in extremis tra le teste di serie a Wimbledon, incassa la previsione della leggenda azzurra: già si sogna
Soddisfatto, ma con riserva. Fiducioso di poter fare strada, ma legittimamente spaventato forse più dalla sua tenuta fisica che dagli avversari, per lo meno da quelli che il sorteggio di Wimbledon gli ha riservato.

In dubbio fino all’ultimo sulla sua partecipazione ai Championships – torneo che lo hanno elevato al rango di grandissimo del tennis italiano appena 4 anni fa, quando si fregiò del titolo di primo finalista azzurro di sempre all’All England Club – Matteo Berrettini ha stretto i denti per non perdere la possibilità di sognare ancora. Di divertirsi su una superficie che oltretutto, data la velocità degli scambio e le minori sollecitazioni fisiche, è certamente migliore della terra rossa e del cemento per il suo annoso problema ai muscoli addominali.
Rientrato in extremis – grazie al forfait di quel Casper Ruud contro il quale il romano si era ritirato agli Internazionali d’Italia un mese e mezzo fa – nelle 32 teste di serie del prestigioso Major londinese, l’ex allievo di Vincenzo Santopadre se la vedrà al primo turno contro il polacco Majchrzak. Poi, eventualmente, ecco uno tra Quinn e Searle, per poi arrivare al primo grande scoglio del suo cammino. Sascha Zverev è infatti l’avversario designato dell’azzurro per un terzo turno che già promette scintille e che, fermo restando una buona condizione fisica del giocatore italiano, potrebbe essere molto più equilibrato di quanto si possa pensare.
Berrettini, certezze e paure in vista di Wimbledon
Senza fare troppi voli pindarici – dopo un’assenza così lunga, per Matteo sarebbe già importante stare in campo senza troppi problemi per tutta la durata degli incontri – l’ex numero 6 del mondo è chiamato a far valere il suo carisma e la sua storia personale in un torneo che lo ha sempre visto esprimere il suo miglior tennis. Cosa accaduta anche lo scorso anno, quando diede battaglia a Sua Maestà Jannik Sinner perdendo al quarto set per ‘colpa’ di ben tre tie-break a favore dell’altoatesino.

Intervistato dal portale ‘Mowmag,com’, la leggenda azzurra Paolo Bertolucci, già qualche settimana fa critico nei confronti dell’azzurro per la sua scelta di giocare il doppio di Roma col fratello Jacopo a poche ore dal match di singolare contro Casper Ruud, ha parlato delle possibilità di ‘The Hammer’ ai Championships.
“Matteo in salute è sicuramente nella Top Five dei più forti interpreti attuali sull’erba“, ha assicurato uno degli eroi della Coppa Davis 1976. Speriamo davvero che la ‘previsione’ di Bertolucci si traduca in un grande torneo per il numero 35 del mondo.