Il tennista tedesco, uscito clamorosamente di scena al primo turno a Wimbledon, ha spiazzato tutti in conferenza stampa: tifosi sotto choc
Che più di qualcosa non stesse andando per il verso giusto, lo si era capito non solo dai disastrosi risultati di campo delle ultime settimane, ma anche da molte, troppe, dichiarazioni improntate al nervosismo. Alla recriminazione. Contro i suoi stessi avversari – leggi Musetti a Monte Carlo – o contro l’organizzazione dei tornei (la lamentela sulla dimensione delle palline agli Internazionali d’Italia al Foro Italico).

Nel mezzo – e ci stiamo limitando a citare le disavventure del tennista di Amburgo -. una sindrome influenzale nel torneo di casa, l’invasione di zanzare contro il suo viso al Roland Garros e, prima di arrivare nella capitale francese, anche un fulmine che colpì l’aereo che lo stava portando dalla sua città natale a Parigi per l’Open di Francia. Una serie di incredibili contrattempi che certo non hanno aiutato la concentrazione del numero tre del mondo.
A proposito, Sascha Zverev ha tenuto a ricordare a tutti, nel Media Day del Major inglese, il suo status. Sentendosi troppo spesso sottovalutato, il giocatore ha rivendicato il suo talento, venendo poi clamorosamente smentito dall’esito del match d’esordio all’All England Club. Un vero disastro, al netto dei meriti del suo avversario, il francese Rinderknech, che lo ha eliminato al primo turno dopo una battaglia durata 5 set.
Zverev, la crisi assume contorni drammatici: c’è la confessione
Dopo la deludente campagna sulla terra battuta – il tedesco non ha mai nemmeno lontanamente lottato per la vittoria finale né a Roma, né a Madrid, né tanto meno a Parigi, per non parlare di Monte Carlo – il giocatore teutonico si è lasciato andare nella conferenza stampa seguita alla sua sconfitta sull’erba di Wimbledon.

Dichiarazioni forti, inaspettate, che celano – anche se ormai di dominio pubblico – uno stato di malessere profondo. Da cui, forse, non sarà nemmeno troppo facile uscirne.
“È strano, a volte mi sento molto solo là fuori. Ho difficoltà a livello mentale. L’ho detto già dopo l’Australian Open. Sto cercando dei modi per uscirne, ma mi ritrovo sempre nello stesso buco, in un certo senso. In generale, mi sento molto solo nella vita in questo momento, ed è una sensazione per niente piacevole“, ha esordito Sascha.
“Non mi sono mai sentito così vuoto. Mi manca la gioia. Mi manca la felicità in tutto ciò che faccio. Non riguarda solo il tennis. Mi manca anche al di fuori. Anche quando vinco, come a Stoccarda o ad Halle, non provo quella sensazione che avevo una volta, quella felicità, quell’entusiasmo, quella motivazione a continuare. Ora non c’è ed è la prima volta nella mia vita che sento questo“, ha concluso amaramente il campione.