Novak Djokovic dimostra di essere campione anche fuori dal campo, le sue parole emozionano gli appassionati: cosa è successo
Come di consueto la prima settimana di Wimbledon ha regalato numerosi spunti d’interesse, tra autorevoli conferme e svariati colpi di scena. Nel novero di questi ultimi c’è sicuramente l’eliminazione di Alexander Zverev, all’ennesima parentesi al di sotto delle aspettative del suo 2025. Il tedesco, numero tre al mondo, è caduto all’esordio sotto i colpi del francese Arthur Rinderknech, bravo ad imporsi col punteggio di 7-6, 6-7, 6-3, 6-7, 6-4 maturato in quasi cinque ore di partita.

Ma se la sconfitta di Sascha ha fatto rumore, ancora più risonanza l’ha avuta lo sfogo del nativo di Amburgo durante la conferenza a margine della partita. Zverev ha ammesso di stare vivendo un periodo di down sotto l’aspetto mentale, mettendosi a nudo e senza usare mezzi termini.
«A volte mi sento molto solo in campo. Ho dei problemi a livello mentale, è così fin dall’Australian Open. Sto cercando dei modi per uscire da questo vicolo cieco, ma continuo a ricadere nello stesso buco. Non è una questione di tennis, mi sento solo nella vita in generale in questo momento e non è una bella sensazione», ha esordito il tedesco.
«Ho attraversato molte difficoltà nella mia carriera personale e professionale, ma non mi ero mai sentito così vuoto come ora. Ho perso la gioia in tutto ciò che faccio. Nemmeno quando vinco provo quella felicità e quella motivazione per andare avanti. Vado a dormire senza la motivazione per alzarmi il giorno dopo. E in uno sportivo di alto livello, questo si riflette chiaramente nelle prestazioni», ha aggiunto.
Caso Zverev, scende in campo Novak Djokovic: le sue parole emozionano i fan
Come dicevamo, le dichiarazioni di Zverev hanno generato grande clamore tra appassionati ed addetti ai lavori, e molti colleghi ci hanno tenuto ad esprimere la loro solidarietà nei confronti del teutonico. Anche Novak Djokovic si è soffermato sull’argomento. Lo ha fatto dedicando al più giovane rivale parole al miele che gli rendono onore e che hanno intensamente emozionato i fan.

«Mi piace molto come persona. Parliamo parecchio di tennis e di diversi argomenti della vita. Dopo la nostra sessione di allenamento qui, abbiamo avuto l’opportunità di parlare di alcuni aspetti tecnici in campo. Lui mi chiedeva e io rispondevo», ha raccontato Nole.
L’ex leader del ranking ha poi reso nota la sua disponibilità qualora Sascha necessitasse di una spalla su cui appoggiarsi. «Sa che può contattarmi. Capisco esattamente cosa sta provando, perché ci sono passato anch’io tante volte. Ti senti vuoto o con meno gioia, quando non ottieni i risultati. Non puoi sempre sentirti al meglio. È uno dei tennisti che ha giocato molto quest’anno in termini di calendario. Forse è semplicemente sopraffatto da così tanti tornei e tutto il resto. Forse ha bisogno di prendersi una pausa e rinfrescarsi la mente. Lui e la sua famiglia lo sanno meglio di chiunque altro», ha sottolineato il serbo.
Infine, Djokovic ha concluso ribadendo: «Provo empatia per lui. So che la salute mentale è un argomento di cui non si è parlato molto nel mondo del tennis finora. Ma penso che meriti più attenzione. Rendo omaggio ai giocatori che hanno il coraggio di parlare apertamente di questo tema. Gli auguro davvero tutto il meglio. Se ha bisogno di me, sono qui».
Parole che suonano come un’ulteriore dimostrazione che Nole, oltre ad essere una leggenda di questo sport, è una gran campione anche fuori dal campo.