Tra pochissimo il numero uno al mondo Jannik Sinner scenderà in campo contro l’americano Ben Shelton. C’è attesa per il match.
C’è grande attesa per vedere il ritorno in campo quest’oggi di Jannik Sinner che completerà i Quarti di finale del tabellone di Wimbledon e affronterà in un match molto interessante l’americano Ben Shelton. Ma più che l’avversario a preoccupare l’azzurro e tutti i suoi tifosi sono le condizioni fisiche del campione altoatesino, uscito piuttosto malconcio dagli Ottavi di finale.

La sfida contro il bulgaro Grigor Dimitrov resterà a suo modo nella storia del tennis. Jannik è caduto nel primo game ed ha accusato cosi dei problemi al gomito che hanno condizionato la sua gara. Dimitrov era due set avanti e l’atleta di Sesto Pusteria sembrava ad un passo dal baratro quando Grigor ha avuto uno strappo addominale che ha di fatto chiuso in anticipo la sua partita. Un infortunio serio e l’atleta rischia di restare fermo anche per un bel pò.
L’ennesimo stop per Dimitrov mentre Sinner si salva ma oggi c’è curiosità per vedere le sue condizioni e vedere se potrà davvero competere o meno per la vittoria finale. Al momento il grande favorito è Carlos Alcaraz che appare in formissima e al momento nessuno sembra realisticamente in grado di batterlo, neanche i grandi rivali Sinner appunto e Novak Djokovic, a caccia del 25esimo Slam.
Panatta netto su Sinner: la sentenza rispetto ad Alcaraz non lascia dubbi
La leggenda del tennis Adriano Panatta ha rilasciato una lunga e interessante intervista al Corriere della Sera dove ha celebrato Alcaraz ed è stato invece più chiaro su Sinner con parole non molto apprezzate dai suoi fan: “Federer è il tennis e gli ho visto fare cose che oggi quasi nessuno fa. Chi le fa? Beh, qualche volta Alcaraz che come classe pura viene prima di Jannik”.

Parlando però poi del campione azzurro ha chiarito: “Sinner è costante, una sorta di caterpillar che sembra a volte quasi imbattibile. Ha un gioco che – anche se non voglio sembrare irriverente – è schematico, molto elementare, basato su ottimi fondamentali. E’ basico e si muove bene ma l’altro fa cose che non ti aspetti, come nel super tiebreak di Parigi”.
E Panatta ha sottolineato che quella di Parigi è stata la prima ma non sarà l’ultima finale tra loro due, una rivalità destinata a ripetere le orme dei Big Three.
Per Zverev non c’è pace, attacco durissimo dalla leggenda