Lorenzo Musetti rischia grosso, si mettono male le cose in classifica per l’azzurro: cosa sta succedendo
Continua il periodo no per Lorenzo Musetti. L’infortunio patito al Roland Garros sta costando carissimo al tennista carrarino che, tra stagione sul verde e questo inizio di stagione sul cemento nordamericano, ha giocato poco e vinto ancor meno. Di fatto, negli ultimi mesi lo abbiamo visto in campo solo a Wimbledon e a Washington, in entrambi i casi con sconfitte, piuttosto clamorose e inaspettate, al primo turno, con conseguenze devastanti sul suo ranking.

Se pensiamo che, al termine della stagione sul rosso, il carrarino sembrava a un passo dalla top 5, verosimilmente anche con possibilità di poter insidiare la quarta posizione della classifica, è chiaro la situazione attualmente è molto molto diversa. I continui forfait e la mancanza di vittorie stanno pesando, infatti, come un macigno sulla classifica di Musetti, che potrebbe crollare clamorosamente da un momento all’altro.
La sconfitta di Washington è infatti stata in parte assorbita dal fatto che il tennista azzurro ha potuto scartare il torneo statunitense evitando la penalità nel ranking legata al numero dei 500 giocati, facendo rientrare in gioco il 1000 di Parigi-Bercy del 2024, che gli valse 10 punti.
Al di là di questi aspetti tecnici e quasi contabili, è chiaro però che la situazione, per un giocatore che ha rincorso la top 10 per anni e che sembrava essersela ormai guadagnata in maniera quasi stabile, si sta facendo molto difficile, anche se non “disperata”.
Musetti crolla ancora nel ranking: cosa può succedere in classifica dopo Washington
La buona notizia, per Musetti e i suoi fan, è che la peggiore delle eventualità, ossia uno scivolamento fino al 12esimo posto in classifica, è già stata scongiurata. Per concretizzarsi ci sarebbe stato bisogno infatti che De Minaur vincesse in finale contro Tiafoe, con Rublev eliminato solo in semifinale.
Tre possibilità che si sono già smaterializzate con la sconfitta dello stesso giocatore russo contro l’americano Tien. Al termine del torneo Lorenzo potrebbe quindi ritrovarsi comunque fuori dalla top 10, ma non oltre l’undicesimo posto nel ranking. Che rimane comunque un posto più che dignitoso.

Il vero problema per l’azzurro in questo momento non è infatti la posizione in classifica di per sé, quanto il suo stato di salute e di forma fisica, che di fatto non gli consente di poter racimolare quei punti necessari per rilanciarsi nei piani alti del tennis mondiale e, soprattutto, per poter continuare a sognare un posto tra i magnifici otto della Race.
La speranza è che le cose possano cambiare già da Toronto, Masters 1000 dal tabellone molto aperto e in cui si presenterà con un ghiotto numero 3 del seeding. Anche se, a prescindere da questo, molto dipenderà dalla sua condizione. In questo momento non c’è infatti abbinamento nel tabellone che possa far dormire sogni tranquilli ai suoi tifosi, considerando che le ultime sconfitte non sono arrivate contro giocatori teoricamente all’altezza del suo talento.





