Il tennista tedesco, in piena crisi esistenziale dopo Wimbledon, torna in pista nell’importante appuntamento del Canada
“Non provo più gioia, nemmeno quando vinco. a volte mi sento molto solo là fuori. Ho difficoltà a livello mentale. Sto cercando dei modi per uscirne, ma mi ritrovo sempre nello stesso buco, in un certo senso. In generale, mi sento molto solo nella vita in questo momento. Non credo che il problema sia il tennis in questo momento. È qualcos’altro che devo trovare dentro di me. Ma qualcosa dentro di me deve cambiare, e non si tratta di dritto o rovescio in questo momento“.

Parole e musica con cui Sascha Zverev, dopo l’inopinata sconfitta patita al primo turno di Wimbledon contro Arthur Rinderknech, ha letteralmente fatto cadere dalla sedia tifosi ed addetti ai lavori.
Il nativo di Amburgo, che fino allo scorso aprile era ancora accreditato, classifica alla mano, di poter insidiare il trono mondiale di Jannik Sinner approfittando della forzata assenza del campione azzurro per il caso Clostebol, è entrato in un tunnel da cui apparentemente sembra davvero difficile poter uscire.
Tra recriminazioni, polemiche, sconfitte inaspettate, disavventure fisiche ed ambientali (quasi surreale il racconto dell’invasione di centinaia di zanzare che lo avrebbero attaccato durante il match di Parigi contro Novak Djokovic), il tedesco ha perso quello smalto che gli aveva consentito, appena 6 mesi fa, di giocarsi un titolo dello Slam.
Dopo le parole ‘di pancia’ pronunciate a Wimbledon successivamente alla sua prematura uscita di scena, il tennista teutonico ha rinunciato al torneo di Gstaad. Probabilmente per schiarirsi ancor meglio le idee. Nel frattempo, un’indiscrezione clamorosa sul numero tre del mondo ha scosso il circuito ATP.
Zverev a Toronto da leader del seeding: occasione irripetibile
Immortalato dalle telecamere mentre era impegnato in una sessione di lavoro con Toni Nadal (storico ex coach, nonché zio, della leggenda spagnola) nell’Academy di Rafa Nadal, Zverev sembrava in procinto di prendere la decisione di affidarsi all’iberico come nuovo coach per l’immediato presente.

I rumors al riguardo non hanno però trovato alcuna conferma ufficiale: troppi impegni per lo zio Toni, che non assumerà il ruolo che più di qualcuno gli aveva già cucito addosso.
In compenso, tornando al prossimo confermato impegno di Zverev nel circuito (il tedesco parteciperà all’ATP Masters 1000 di Toronto) sono arrivate delle gradite e solo fino ad un certo punto inaspettate notizie.
Grazie alle rinunce di Sinner, Alcaraz, Draper e Djokovic, il finalista degli ultimi Australian Open partirà come testa di serie numero uno nell’importante appuntamento col torneo nordamericano. Una ghiotta occasione per tornare a confrontarsi coi rivali e riacquisire quel minimo di fiducia nei propri mezzi necessaria in vista degli impegni di Cincinnati e soprattutto di New York.





