Il numero uno del mondo ammette le proprie difficoltà contro lo spagnolo su un inedito terreno di gioco: l’azzurro non ha speranze
Missione compiuta. Pur non brillando, annullando perfino un set point nel tie-break del secondo set, il numero uno del mondo ha sconfitto Gabriel Diallo nel match di terzo turno a Cincinnati, volando in ottavi di finale dove incontrerà il francese Mannarino, che ha sconfitto a sorpresa l’americano Tommy Paul in tre set.

Sebbene, come anticipato, non si sia vista esattamente la miglior versione possibile del campione altoatesino, Jannik ha inanellato la 23esima vittoria consecutiva sul cemento (non perde dalla finale di Pechino contro Alcaraz, dall’ottobre scorso). L’azzurro è imbattuto sul ‘duro’ nel 2025, e dall’inizio del 2024 su questa superficie ha un record di 64 vittorie e 3 sconfitte, miglior percentuale della storia (95,5%) dopo quella di Roger Federer nel biennio 2005-2006.
Insomma, il fuoriclasse prosegue nella sua marcia, avendo sempre come obiettivo quello di confermarsi campione in Ohio: sia per rafforzare il suo status sull’unica superficie che vedrà i tennisti impegnati fino a novembre, sia per non perdere preziosi punti ATP in vista della difesa del suo trono mondiale.
Ovviamente, come noto, solo Carlos Alcaraz potrebbe insidiare la leadership nel ranking dell’azzurro, che prima di Cincinnati era chiamato a difendere, fino a fine stagione, ben 5830 punti contro i soli 1060 del suo rivale. Lo spagnolo, anch’egli ancora in corsa per la vittoria finale nella kermesse americana, è un osso duro per il campione di San Candido anche in un’altra disciplina che, nel tempo libero, è apprezzata da un numero sempre crescente di giocatori.
Sinner vs Alcaraz, l’azzurro si piega al rivale
A margine della conferenza stampa tenutasi a Cincinnati dopo il vittorioso esordio contro il colombiano Galan, Jannik ha parlato anche dei momenti di relax che riesce, di tanto in tanto, a concedersi tra un torneo e l’altro o tra un match e quello successivo.

L’ultimo vincitore di Wimbledon ha ammesso come il golf sia diventato il suo passatempo preferito. Una passione condivisa con anche con parte del suo team: “È una cosa che mi piace fare quando possiamo. Qui a Cincinnati siamo andati già due o tre volte. Mi rilasso, è un bel modo di trascorrere il tempo libero“, ha detto il tennista, ammettendo poi con grande onestà che, con la mazza, dovrebbe ancora migliorare prima di essere al livello del suo amico-rivale spagnolo.
“Non sono un gran giocatore… Se a qualcuno finisce una palla nel golf car è probabile che sia la mia. Sfidare Alcaraz? No no, lui è troppo forte per me…“, ha concluso simpaticamente Sinner.





