L’inatteso annuncio in diretta scuote il mondo del tennis: lacrime per la ex numero 1 del ranking Wta, Naomi Osaka
Come da pronostico, saranno Jannik Sinner e Carlos Alcaraz a contendersi il titolo degli Us Open. Lo spagnolo si è sbarazzato di Novak Djokovic in tre set, 6-4; 7-6; 6-2, e in due ore e 21 minuti di gioco guadagnando così la seconda finale a New York (trionfo nel 2022).
Invece per Sinner si è rivelato un ostacolo più difficile da superare, come il connazionale Denis Shapovalov, il canadese Felix Auger-Aliassime. Il numero 1 del ranking Atp ha avuto bisogno di quattro set, 6-1; 3-6; 6-3; 6-4, perdendone, quindi, uno (il secondo del torneo, il primo l’ha perso appunto contro Shapovalov), e di 3 ore e 27 minuti di gioco per piegare la resistenza del numero 27 del mondo.
Giochi molto combattuti tant’è vero che il primo set, pur terminato 6-1, è durato 43 minuti, con Sinner che è andato in crisi nel secondo parziale al termine del quale ha chiesto l’intervento del fisioterapista. Il numero 1 del mondo si è ripreso a metà della terza frazione piazzando chirurgicamente i due break decisivi che gli hanno regalato la quarta finale Slam su quattro del 2025, la terza contro Carlitos.
Si è, invece, interrotta al penultimo atto la corsa di Naomi Osaka. Tuttavia, a scuotere il mondo del tennis non è il suo ko per mano di Amanda Anisimova bensì un inatteso annuncio in diretta: lacrime per la ex numero 1 del ranking Wta.
Osaka e la domanda sul Labubu dopo la sconfitta: “Non farmi piangere”
Naomi Osaka non è riuscita a centrare la finale degli Us Open, dove ha trionfato nel 2018 e 2020, uscendo di scena, come detto, per mano di Amanda Anisimova che si è imposta con il punteggio di 7-6(4); 6-7(3); 6-3.
Grande delusione, dunque, per la tennista nipponica per aver fallito l’accesso alla finale contro la numero 1 del ranking Wta, la bielorussa Aryna Sabalenka, anche perché così ha visto sfumare la possibilità di esibire il suo inedito Labubu, il pupazzo più in voga del momento, nell’ultimo atto di New York.
E, infatti, nella conferenza stampa post-match, alla domanda sul Labubu che l’avrebbe accompagnata in finale la 27enne giapponese ha risposto: “Non farmi piangere, questa è la domanda più devastante. Io avrei avuto il fiocco e anche il Labubu che avrebbe rappresentato proprio me“.
Del resto, il suo cammino agli Us Open sin dall’esordio è stato contrassegnato dal suddetto peluche che al primo turno era di colore rosso come il body griffato Nike della nipponica: “Si chiama Billie Jean Bling. Non Billie Jean King, ma Billie Jean Bling“, ha precisato al termine del match la quattro volte campionessa Slam.
