Il tedesco, in caduta libera negli ultimi mesi, cerca il riscatto in Laver Cup: sulla sua strada potrebbe esserci un affamato talento
Dire che in questi mesi non gliene sia andata bene una, forse non rende nemmeno l’idea. Accreditato, almeno a livello aritmetico, della possibilità di scalzare Jannik Sinner dal trono mondiale durante i tre mesi di stop forzato dell’azzurro (che non ha potuto disputare tornei da dopo gli Australian Open fino all’ATP 1000 di Madrid incluso), Sascha Zverev si è quasi subito autoescluso dalla lotta (lui che all’epoca era il numero due del ranking) con una serie di risultati sconcertanti.

Protagonista di un cammino condito anche da polemiche che hanno spaziato dalla presunta tattica ostruzionistica di Musetti a Monte Carlo, fino alla dimensione delle palline a Roma, per finire con i problemi gastrointestinali lamentati ad Amburgo e l’invasione di zanzare in campo nel match di Parigi perso contro Novak Djokovic, il tennista tedesco ha vissuto un vero e proprio calvario. Culminato poi con l’incredibile sconfitta patita a Wimbledon, in regime di primo turno, dal francese Rinderknech.
In quella circostanza, nell’amara conferenza stampa tenutasi subito dopo il match, Zverev aveva candidamente ammesso di non provare gioia né su un campo da tennis né nella vita in generale. Una sorta di coming out di un disagio che ha evidentemente radici profonde, che vanno molto oltre – anche come conseguenze – i modesti risultati nel circuito.
Deludente anche nell’ultimo Major stagionale, quando è stato sconfitto da un pur eccellente Auger-Aliassime al terzo turno, il finalista degli ultimi Australian Open è ora impegnato nella Laver Cup, la competizione a squadre nata da una lungimirante idea, datata ormai 8 anni, del leggendario Roger Federer.
Zverev e lo spauracchio Fonseca: il talento è carico a mille
Inserito ovviamente nel ‘Team Europe‘ – che quest’anno avrà come Capitano il francese Yannick Noah – il tennista tedesco vanta prestigiosi compagni di squadra come Carlos Alcaraz Holger Rune, Casper Ruud, Jakub Mensik e Flavio Cobolli.

Altrettanto validi saranno però i possibili avversari di una kermesse che si svolge nell’arco di tre giorni, dal 19 al 21 settembre. Guidati dalla leggenda Andre Agassi (che ha preso il posto di John McEnroe, storico condottiero del ‘Team World‘), Taylor Fritz, Francisco Cerundolo, Reilly Opelka, Alex de Minaur, Alex Michelsen e Joao Fonseca proveranno a ribaltare l’esito di un pronostico che, classifica alla mano, vedrebbe i tennisti del Vecchio Continente stra favoriti sulla carta.
Attenzione però all’ambizione del più giovane dei partecipanti, quel Joao Fonseca che ha già le stigmate del predestinato, che si è detto pronto a scendere in campo per sfidare chiunque: “Adoro giocare contro i migliori. Affrontare Carlos Alcaraz o Alexander Zverev sarebbe fantastico. Se Andre mi scegliesse per giocare contro uno di loro, mi farei trovare pronto. Ci sarà una bella atmosfera e spero di portare il mio contributo per aiutare la squadra a vincere questo trofeo“, ha detto il brasiliano nell’immediata vigilia dell’attesa competizione.





