“Me lo ha detto Sinner”, spunta un segreto: nessuno lo sapeva

Si torna a parlare di Jannik Sinner, spunta un retroscena davvero emblematico: ecco cosa è successo a Pechino

Reduce dal ritiro per crampi al Masters 1000 di Shanghai, Jannik Sinner è tornato a Montecarlo per ricaricare le batterie e prepararsi ad un intenso finale di stagione. Il classe 2001 altoatesino farà il suo rientro in campo tra meno di una settimana (mercoledì 15 ottobre) in Arabia Saudita, a Rydah, dove parteciperà al “Six Kings Slam“, ricchissimo torneo di esibizione che vede sfidarsi i migliori giocatori al mondo.

Sinner posa con la coppa vinta all'Atp 500 di Pechino
“Me lo ha detto Sinner”, spunta un segreto: nessuno lo sapeva (Foto Ansa) – Tennis Fever

Dopodiché Jannik parteciperà all’Atp 500 di Vienna, al Masters 1000 di Parigi-Bercy e alle Nitto Atp Finals di Torino, prima di indossare la casacca azzurra per difendere – assieme ai colleghi connazionali – il titolo di campioni alle Final 8 di Coppa Davis. Intanto, il 24enne tirolese continua a fare parlare di sé anche per vicende che non riguardano il tennis giocato.

Atp Pechino, spunta il retroscena su Sinner: ecco cosa è successo

A menzionarlo è stato uno dei vertici dell’Atp 500 di Pechino, il torneo in cui ha trionfato lo scorso 1° ottobre battendo in finale l’americano Learner Tien (6-2, 6-2). Per la precisione, a soffermarsi sull’azzurro è stato il co-direttore Lars Graff, il quale ha rivelato alcuni retroscena relativi al numero due al mondo e alla kermesse disputatasi nella capitale cinese.

Jannik Sinner in campo durante una partita all'Atp 500 di Pechino
Atp Pechino, spunta il retroscena su Sinner: ecco cosa è successo (Foto Ansa) – Tennis Fever

«Dopo la finale di singolare, abbiamo permesso a Jannik Sinner, al suo team e a Learner Tien di prendere un volo privato da qui al loro prossimo torneo, cosa che hanno davvero apprezzato», ha detto Graff riferendosi al trasferimento dell’azzurro da Pechino a Shanghai. «Hanno trovato che fosse un gesto molto carino da parte nostra. I giocatori sono anche molto soddisfatti del pubblico, perché si rendono conto che nessun altro paese al mondo ha spettatori così entusiasti come quelli dell’Open di Cina», ha aggiunto soddisfatto.

Proprio riguardo il pubblico, Graff si è lasciando andare ad una rivelazione simpatica su Jannik: «Mi ha detto che ha scattato più foto in una settimana a Pechino che in sei mesi in Europa, semplicemente perché tutti vogliono una foto con lui, sia in privato, mentre si allena o quando firma autografi. Il pubblico è molto entusiasta. È anche molto imparziale. In altre parti del mondo, il pubblico tifa sempre per i giocatori locali. In Cina, e in particolare a Pechino, il pubblico è molto imparziale. Anche quando c’è un giocatore cinese, tifa anche per l’avversario, il che è molto positivo».



Gestione cookie