Non manca certo la schiettezza a Daniil Medvedev. Il tennista russo si è espresso così sulla grande novità in arrivo nei prossimo anni
Un ultimo torneo poi sarà tempo di pensare al 2026 per Daniil Medvedev. Il russo sta disputando il Masters di Parigi, evento in cui cercherà di chiudere al meglio un’annata decisamente altalenante nella quale è riuscito almeno ad interrompere (ad Almaty) all’assenza di titoli che durava da ben 882 giorni ovvero dalla vittoria agli Internazionali d’Italia 2023.

Stagione altalenante che è costata a Medvedev la partecipazione alle ATP Finals, il torneo di fine anno che ha disputato ininterrottamente dal 2019. Stavolta, Daniil non ci sarà. Per lui, dunque, una settimana in più di inattività che può sfruttare al meglio anticipando le vacanze in vista della ripresa della preparazione insieme al nuovo coach Thomas Johansson che ha sostituito, da settembre, Gilles Cervara, colui che ha portato Medvedev alla vittoria di uno Slam e in vetta al ranking ATP.
Medvedev non le manda a dire: il suo pensiero è eloquente
Il 2026 di Medvedev, come quello degli altri colleghi, comincerà dall’Australia con l primo Slam dell’anno previsto a Melbourne dal prossimo 12 gennaio. Un evento che, prossimamente, sarà seguito da un nuovo Masters, quello che si disputerà nel 2028 in Arabia Saudita con possibile collocazione già a febbraio. Un torneo che rivoluzionerà il calendario ATP, considerato come il secondo mese dell’anno sia già alquanto affollato di tornei con gli eventi indoor in Europa e quelli su terra battuta in Sud America.
L’arrivo del nuovo torneo in Arabia è stato commentato con la solita schiettezza da Medvedev. “Spero abbiano anche idee per alleggerire la stagione o almeno per non allungarla. Quindi se ci riescono andrà tutto bene. Se non dovessero farcela, sarà più difficile“, questa la prima parte dell’intervento di Medvedev che ha poi concluso con una stoccata all’ATP.

“E’ un momento comunque divertente. Ci sono tanti ritiri nei tornei ogni settimana e tutti dicono di essere esausti e loro arrivano e ci dicono [“Ecco un nuovo Masters 1000!]”, una chiosa polemica quella del tennista russo che, come altri colleghi, è stato piuttosto critico anche in altre occasioni sulla programmazione stagionale ATP fin troppo densa di impegni.
“Continuiamo ad aggiungere eventi, non siamo in grado di accorciare il calendario. Sarebbe bello avere qualche settimana senza tornei, ma sono rassegnato. Non so nemmeno io perché giochiamo così tanto“, questa invece l’opinione esternata da Taylor Fritz in un’intervista rilasciata in estate a margine del Masters di Toronto. Che Fritz sia arrivato stanco al finale di stagione lo confermano le recenti sconfitte piuttosto nette subite da Humbert e Bublik a Basilea e Parigi.





