Jannik Sinner, insieme a Carlos Alcaraz, è destinato a rimpiazzare Djokovic ai vertici del tennis mondiale. Per qualcuno però è ancora presto per un confronto finale
Due anni fa, proprio alle Finals di Torino, è cominciata la grandiosa ascesa tennistica di Jannik Sinner.

La svolta è arrivata in un match di round robin in cui l’azzurro è riuscito a battere in tre set Novak Djokovic, all’epoca numero uno del ranking ATP. Quella partita fece intuire a tutti ulteriormente le potenzialità di Sinner che, di lì a poco, avrebbe trascinato l’Italia alla vittoria della Coppa Davis e conquistato il suo primo Slam in carriera all’Australian Open. In entrambi i casi, Sinner riuscì di nuovo a sconfiggere Djokovic nel singolare decisivo della semifinale di Davis e nella semifinale dell’Australian Open.
Fu l’inizio di un ideale passaggio di consegne che si è completato sei mesi dopo quando, al termine del Roland Garros, Sinner ha conquistato per la prima volta la vetta del ranking ATP, occupata ininterrottamente fino allo scorso settembre quando Alcaraz lo ha superato battendolo nella finale dello US Open.
Sinner e Djokovic a confronto, il parere di Toni Nadal
Nel 2025, Sinner ha sconfitto Djokovic in altre due importanti partite ovvero le semifinali Slam di Wimbledon e Roland Garros. Due vittorie che confermano l’attuale superiorità del campione azzurro sul serbo, giustificata anche da un inevitabile gap anagrafico che non permette più a Djokovic di esprimersi ai livelli di un tempo.

Chi Djokovic lo ha visto all’opera al massimo del suo potenziale, affrontandolo più volte anche se da coach, è Toni Nadal, zio e allenatore di Rafa. In un’intervista rilasciata recentemente alla Gazzetta dello Sport, Toni si è espresso così su un confronto tra Sinner e Djokovic: “Sinner ha più velocità nei colpi ma Novak è più completo. Hanno in comune il fatto che impongono sempre un ritmo alto e hanno un controllo di palla eccezionale, con spostamenti di livello altissimo.”
Una riflessione condivisibile quella di Toni Nadal e che rappresenta anche uno sprone per Sinner per migliorarsi ulteriormente e raggiungere le performance del fuoriclasse serbo. Le potenzialità per farlo le ha tutte, in primis la consapevolezza che il suo tennis, benché efficacissimo, possa ancora crescere in alcuni aspetti (vedi il servizio) sui quali Jannik ha già apportato migliorie evidenti. Solo il tempo poi ci dirà se Sinner riuscirà ad avvicinarsi ai titoli vinti da Djokovic in una carriera irripetibile. Ad Atene, il serbo è arrivato a 102, un dato che non ha bisogno di ulteriori commenti.





