L’ultimo annuncio su Flavio Cobolli ha colto di sorpresa i tanti tifosi del tennista romano: nessuno se l’aspettava.
Flavio Cobolli ha battuto in due set il giapponese Nishioka ed è approdato al secondo turno del torneo ATP di Washington. Un ottimo inizio, quello del tennista romano, che nei giorni scorsi ha accarezzato il sogno di portare a casa la Hopman Cup dopo un percorso da grande protagonista assieme a Lucia Bronzetti.

Alla fine la coppia italiana ha ceduto in finale contro il Canada, ma la crescita di Cobolli si conferma torneo dopo torneo. Basta guardare lo straordinario cammino dell’atleta azzurro a Wimbledon, dove si è fermato ai quarti di finale dopo aver creato non pochi problemi a Novak Djokovic. Risultati che hanno permesso a Cobolli di salire fino alla 18esima posizione del ranking ATP.
Un 2025 finora entusiasmante per il classe 2002, che non vuole ovviamente fermarsi qui: l’obiettivo è quello di migliorare ancora di più e magari puntare alla top ten. Ma qual è stato il momento in cui Cobolli ha compiuto lo step decisivo? E’ stato proprio Flavio a svelare tutto in una delle conferenze a cui ha preso parte durante la Hopman Cup.
Cobolli lo ha fatto davvero: il retroscena spiazza i tifosi
Il 23enne ha raccontato di aver ricevuto consigli molto utili da Richard Gasquet: il veterano francese ha dato indicazioni preziose anche al padre e coach di Cobolli, Stefano. Nel corso di una puntata di Tennis Talk, trasmissione di Super Tennis, Stefano Cobolli ha descritto nel dettaglio quanto è stato importante l’aiuto di Gasquet in un momento non facilissimo.

“Dovevo trovare la chiave di incidere sulla testa di Flavio perché c’era qualcosa che non andava – le parole di Stefano Cobolli – Gasquet mi ha detto che con lui devo avere molta più calma“. Il tennista transalpino ha detto al papà di Cobolli che anche su di lui c’erano grandi aspettative: Gasquet ha poi avuto una carriera importante ma probabilmente non ha raggiunto i livelli immaginati all’inizio del suo percorso nel tennis.
“Mi ha fatto capire che in quel momento dovevo lasciar un po’ perdere Flavio, invece di stargli appresso e cercare la soluzione con un po’ di ansia – ha poi aggiunto il papà di Cobolli – Per due settimane ci siamo allenati con la musica, senza parlarci. Ha funzionato“. Ora Flavio è tra i venti tennisti più forti al mondo e ha tutte le carte in regola per salire ancora più in alto.





