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Matteo Berrettini, “The Unbreakable”
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Matteo Berrettini vince a Stoccarda il terzo torneo della sua carriera, il primo sull’erba. Ha scritto il suo nome sull’albo d’oro l’anno dopo Roger Federer. Lo ha fatto portando a termine una settimana pazzesca, non perdendo neppure un set, neppure un turno di servizio e concedendo solo due palle break in semifinale contro Jan-Lennard Struff.

Da domani sarà numero 22 del mondo.

Da sottolineare la prestazione di Felix Auger-Aliassime, che perde ancora una finale ma, a 18 anni, conferma ancora una volta che è destinato a dominare per i prossimi anni.

Primo set, 6-4 Berrettini

Trentatre minuti, scambi e game molto rapidi, Matteo letale. È un set dominato dai turni di servizio dei due, con ben sette ace da parte di Felix e solo due (ma con doversi vincenti) da parte di Berrettini. Il gioco decisivo è il terzo, in cui arriva il break dell’italiano, che poi è bravissimo a controllare i suoi turni di servizio, non concedendo alcuna palla break all’avversario e chiudendo il set 6-4.

Secondo set, 7-6 Berrettini

Arriva nel primo game la grande occasione per Berrettini, con una doppia palla break vanificata però dai buoni servizi di Auger-Aliassime. Ancora più golosa l’opportunità nel quinto game, in cui le palle per “rubare” il turno di servizio sono addirittura tre. Ma ancora una volta, nel momento più complicato, Felix tira fuori il meglio. 

Il set scivola fino al 6 pari, senza più palle break né per l’italiano né per il canadese. Si va al tie-break, in cui i primi nove punti ripercorrono il copione del set, senza neppure un mini-break e con due straordinari passanti di rovescio di Berrettini. Sul 5-4 FAA trova il minibreak, si arriva al 6-5 con il set point nelle mani del servizio del 18enne di Montreal, che però lo spreca.

È un tie-break in cui si vede di tutto, tra cui alcune chiamate arbitrali un po’ controverse. I due però fanno vedere un livello di tennis altissimo. Auger-Aliassime serve divinamente, Berrettini tiene alla grande. Si arriva al 9 pari, con 4 set point sprecati dal canadese e un match point non sfruttato dall’italiano. È una guerra di nervi, al termine della quale trionfa Matteo Berrettini (13-11).

 

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