Tre sfide dirette in carriera e tre vittorie: Roberto Bautista Agut si conferma nel ruolo di “bestia nera” di Daniil Medvedev, batte (nettamente) il russo nel secondo quarto di finale al Masters 1000 di Miami e vola in semifinale, dove ad attenderlo c’è già Jannik Sinner, vittorioso contro Bublik nel primo quarto di finale.
Una vittoria, quello dello spagnolo (l’unico over-30 rimasto in tabellone tra gli otto che sono arrivati ai quarti di finale), impreziosita dal risultato finale: un netto 6-4, 6-2 in cui non ha lasciato scampo all’avversario: la chiave del match? Sicuramente i pochissimi errori commessi dallo spagnolo, regolarista doc, a fronte dei tanti commessi da Medvedev.
Un dato su tutti spiega l’andamento del match: con la seconda di servizio, il russo ha ottenuto la miseria del 33% dei punti, lo spagnolo più del doppio, con il 76%. E in un serata in cui neppure la prima ha funzionato alla perfezione per Daniil, ecco spiegato il tonfo tanto inaspettato quanto rumoroso. “Lui è il numero due del mondo – ha sottolineato a fine match Bautista – sono davvero orgoglioso di come ho giocato oggi“.
E in semifinale, come detto, sarà la volta di Jannik Sinner. I due si sono già affrontati a Dubai due settimane fa e ad imporsi fu l’italiano 6-4, 3-6, 7-5. “Fu un match molto duro e molto tirato. Lui sta giocando benissimo, sarà uno dei migliori del mondo. Dovrò fare un’altra partita perfetta per vincere”.
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