Il ritorno di Fognini, a Marbella comincia (davvero) la sua stagione. Obiettivi e sogni
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Archiviata la prima parentesi sul cemento, si può dire che inizia a Marbella la stagione di Fabio Fognini. Sulla terra rossa, sulla superficie dove ha conquistato otto dei nove titoli vinti in singolare.

L’operazione, il Covid e il “rodaggio”

Come tutti sappiamo, il 2020 è stato caratterizzato dalla pausa forzata del circus per lo scoppio della pandemia. Durante lo stop, Fabio aveva deciso di approfittarne per cercare di risolvere in maniera definitiva alcuni acciacchi alle caviglie che pativa da lungo tempo, andando sotto i ferri a fine maggio. Operazione riuscita alla perfezione, ma interventi del genere alle articolazioni possono essere assai delicati, e influire sulle prestazioni a stretto giro. Al ritorno in campo, infatti, a Kitzbuhel, era arrivata la brutta disfatta contro il numero 303 al mondo Marc-Andrea Huesler. Poco male, tuttavia, visto che l’obiettivo dell’azzurro era macinare game per ritrovare la condizione. Nonostante le successive sconfitte con Humbert (Roma), Ruud (Amburgo) e Kukushkin (Roland Garros) Fognini era in procinto di recuperare il suo tennis, ma la positività al Covid emersa durante il Sardegna Open, seguita da 21 giorni di quarantena, ha determinato la fine anticipata della sua stagione. Ecco perché, ad oggi, si può affermare che l’inizio 2021 non fa quasi testo nel bilancio del tennista ligure. 

Inizia la stagione di Fabio Fognini

Fognini riparte dall’Andalucia Open da seconda testa di serie. Di fronte a sé una marea di colleghi spagnoli. Carreno Busta (1) è il più temibile, per non dire una vera e propria bestia nera per Fabio: il sanremese è riuscito a battere l’iberico soltanto in una delle otto occasioni in cui si sono incrociati (lo scorso 6 febbraio all’ATP Cup). Ma, a prescindere da come si evolverà il tabellone e di quale sarà il risultato centrato, sarà molto interessante capire “a che punto sta” l’ex numero 9 del ranking. Soprattutto in vista degli impegni più prestigiosi che seguiranno.

Montecarlo sarà, certamente, un torneo cruciale. Fognini si presenterà all’ombra del Principato da detentore del titolo, e dovrà difendere con le unghie e con i denti questo risultato ottenuto nel 2019. Non ci saranno Federer, Thiem e Shapovalov, ma ci sarà un Rafa Nadal voglioso di scrollarsi di dosso il 6-4 6-2 di quel memorabile 20 aprile 2019, che spianò all’italiano la strada verso la finale, poi vinta contro Lajovic. Tale Master sarà l’appuntamento che, probabilmente, ci darà le indicazioni più credibili sulle aspettative di stagione. Poi sarà la volta di Barcellona, Estoril, Madrid e Roma per intensificare il ritmo prima del Roland Garros.

Obiettivi e aspettative

Fu proprio il successo monegasco, il primo di un giocatore italiano in un Masters 1000, a determinare la consacrazione (troppe volte rimandata) di un giocatore di estremo talento ma dal carattere impetuoso. Due anni dopo, le aspettative sono ancora alte!

Fognini, attualmente, è numero 18 del mondo. Il suo obiettivo più prossimo è di rimanere nei primi 30 per ottenere una testa di serie nei due Slam estivi: Roland Garros e Wimbledon. Portarsi a casa un torneo 250 potrebbe essere potenzialmente alla sua portata. Tornando alla manifestazione parigina, Fabio giungerà a questo appuntamento, come ogni volta, molto carico e voglioso. In Francia ha ottenuto il suo score migliore in uno slam: i quarti di finale (2011). Riuscirà quanto meno ad eguagliarlo?

Recentemente ha dichiarato: “Sento la fiamma ancora dentro di me, l’adrenalina e la voglia di competere. Finché sentirò queste sensazioni…”

Il sogno

Sarà, allora, fondamentale mantenere accesa quella fiamma. E, sognando sognando, gli si potrebbe ricordare che a novembre ci saranno le ATP Finals a Torino…

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