Emma Raducanu ha scritto una delle pagine più belle di Wimbledon 2021. La diciottenne britannica, dopo aver esordito nel circuito appena due settimane fa, è riuscita ad arrivare fino agli ottavi di finale nel torneo più importante del mondo. Questo, però, non è bastato a farle evitare le critiche di John McEnroe per il ritiro nella partita con Alja Tomljanovic. Andy Murray è, quindi, intervenuto per difendere la giovane ragazza.
Il ritiro di Emma e le critiche di McEnroe
Durante la sua partita con Alja Tomljanovic, la giovane Emma ha sofferto di attacchi respiratori e non ha potuto continuare a giocare. È stata così costretta al ritiro che, naturalmente, non cancella quanto di buono fatto dalla wild card britannica.
Lo sforzo non ha convinto John McEnroe, che è sicuro che i problemi respiratori siano dovuti alla mancanza di nervi e alla scarsa propensione a reggere la pressione dei giovani.
“Mi dispiace per Emma, naturalmente. Sembra che si sia spinta un po’ troppo in là e non ha retto la pressione, come è condivisibile. Così come è successo alla Osaka, di cui abbiamo parlato nelle ultime sei settimane. Quanto possono reggere i giocatori? Guarda le ragazze e i ragazzi che sono nel circuito oggi e, beh, dimmi quanto possano reggere questa pressione. Spero che lei possa imparare dall’esperienza vissuta qui”.
Le parole sono riferite da Mc al giornalista britannico, Piers Morgan.
Sulla discussione è intervenuto anche l’ex n. 1 del mondo, Andy Murray, che ha voluto difendere pubblicamente la giovane compatriota.
“Non pensi che sia stato poco garbato intervenire così duramente, Piers? Non c’è dubbio che la forza mentale sia la chiave per il successo nello sport, ma sicuramente voi non potete giudicare la sua forza mentale solo dalla partita dell’altro giorno!”.
Come si può, infatti, giudicare la forza mentale di una tennista alle prime esperienze nel tour ed appena diciottenne?
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