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McEnroe si schiera con Djokovic: “Il tennis non è un concorso di popolarità”
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Il successo di Novak Djokovic a Wimbledon 2021, che è valso al serbo l’aggancio a Federer e Nadal in quanto a Slam conquistati, ha aperto uno squarcio ancora più netto (se possibile) tra i sostenitori dei tre giocatori. Quella del G.O.A.T, ormai, è una questione epocale, destinata a far discutere anche nei prossimi anni. Una sorta di campanilismo, se vogliamo sterile, perché ogni personalità è unica nel suo genere e merita rispetto.

Così la pensa pure John McEnroe. In particolare, l’ex tennista ritiene che Novak Djokovic sia omaggiato troppo poco rispetto ai risultati sportivi conseguiti e che si attribuisca nel tennis troppa importanza all’aspetto della popolarità. Quest’ultimo fattore, totalmente a vantaggio dello svizzero e dello spagnolo, secondo John, tenderebbe a minimizzare i trionfi dell’attuale numero uno al mondo.

Così lo statunitense, ai microfoni della BBC, ha detto la sua riguardo la vicenda:

Il tennis del Grande Slam non è un concorso di popolarità. Essere quel ragazzo che tutti amano, quello che tutti vogliono che vinca, non ti porta la ‘W’. Ed è di questo che si tratta. La vittoria viene dal talento supremo, moltiplicato per il duro lavoro, per infinito. Duro lavoro su ogni piccolo dettaglio: gioco, corpo, dieta, mente. Pacchetto completo. Non è un concorso di popolarità il tennis”.

Secondo il 62enne, l’astio di molti nei confronti di Djokovic è completamente sbagliato, soprattutto alla luce dei suoi successi:

“Pensano che lui sia freddo, cinico, noioso. Pensano che sia un moccioso. Non significa niente. Bisogna avere rispetto per Novak Djokovic. Per il fatto che è sempre lì, per la sua costanza. Per la sua ferocia, perché spinge incessantemente per la vittoria. Non puoi non rispettare un ragazzo con venti Majors in bacheca. Ha vinto ogni Slam almeno due volte. Non puoi non rispettare un ragazzo che ha sollevato il trofeo di Wimbledon cinque o sei volte. Novak l’ha fatto nella più grande era del tennis maschile di sempre”.

John McEnroe ha sottolineato, infine, come gli atleti siano ricordati per i loro risultati in campo e non per il numero di seguaci. A questo proposito, il sette volte campione Slam ha lanciato una previsione:

“Quando il tuo tempo è finito, sei giudicato dalla quantità di follower che hai? Sei giudicato da quanti fan urlano il tuo nome? No. Sei giudicato in base a quello che hai fatto in carriera. E sapete una cosa? Nel corso del tempo, Djokovic sarà finalmente ammirato”.

L’INTERROGATIVO

E voi da che parte state? Non credete che, forse, McEnroe abbia ragione?

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