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Tsitsipas, segnali di pace con Kyrgios e Zverev…
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Stefanos Tsitsipas è stato uno dei protagonisti della Laver Cup 2021. Il greco ha trionfato insieme a Team Europe e ha rilasciato una bella intervista alla fine della competizione in cui ha lanciato segnali di pace verso Nick Kyrgios e Alexander Zverev.

Le parole di Stefanos, tra insegnamenti ed esperienza

Stefanos Tsitsipas ha rilasciato una bella intervista alla fine della Laver Cup. Il greco ha voluto sottolineare l’importanza di essere stato a contatto con leggende di questo sport come Bjorn Borg e Thomas Enqvist, oltre che con John e Patrick McEnroe. Inoltre, è riuscito a conoscere meglio alcuni giocatori e a far tesoro di tutto ciò che di bello sono riusciti a trasmettere.

I suoi capitani

Il primo ringraziamento, però, è stato per i suoi capitani.

Credo che ogni membro di Team Europe abbia qualcosa di diverso da offrire. Tutti hanno personalità molto differenti. Bjorn e Thomas hanno contribuito molto ispirandoci e dandoci un obiettivo e questo ci ha aiutato a migliorare giorno dopo giorno. Averli avuti vicino, imparare da loro e condividere il campo con loro è stato un vero piacere”.

I compagni di squadra

Il discorso si è poi spostato sui propri compagni di squadra, Andrey Rublev e Sascha Zverev.

Non mi aspettavo assolutamente che Andrey fosse così simpatico. È sicuramente il più simpatico di tutto il gruppo. Non ha mai smesso un minuto di fare scherzi e di divertirsi. È stato bello conoscerlo sotto questo aspetto. Anche Sascha è un ragazzo simpaticissimo, con un grande senso dell’umorismo”.

I complimenti a Nick

La chiosa finale è dedicata all’amico/rivale Nick Kyrgios.

C’è sempre del mistero quando giochi con lui, non sai mai cosa aspettarti. Se ne esce sempre con colpi che non hai mai visto prima di giocare con lui. Cose completamente non ortodosse e tattiche che alla lunga possono essere discutibili, ma che possono confonderti in qualche modo.

La sfida con lui è rimanere concentrati sul proprio gioco, sulle proprie abilità e su quello che si sa fare in campo. Non bisogna prestare attenzione a quello che succede dall’altro lato del campo. Credo che a volte lui si distragga dalla partita ed è importante seguire il proprio gioco e rimanere disciplinati per tutto l’arco del match.

Lui è un talento straordinario. Non si allena molto e non gioca tante partite durante la stagione. Poi, però, può uscire là fuori e giocare una partita incredibile proprio per il suo infinito talento”.

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