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Cosa ci dicono le Atp Finals? Che il 2022 sarà un anno di tennis incredibile
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Alexander Zverev ha appena trionfato, per la seconda volta in carriera, alle Atp Finals. Con una partita perfetta ha steso il numero due del mondo Daniil Medvedev, campione in carica e favorito della vigilia, contro il quale perdeva ininterrottamente da cinque partite. Il tedesco è felice e il successo è meritato. Guardandolo, la prima cosa che viene in mente è la stagione che verrà.

Perché quella che si staglia all’orizzonte è una stagione di tennis che promette spettacolo, già a partire dagli Australian Open. Chiaramente, se pensiamo al primo Slam stagionale, il pensiero cade immediatamente su Novak Djokovic. La situazione è nota: senza vaccino non si gioca. Cosa farà il serbo, che non ha mai nascosto di essere contrario alla vaccinazione? Al momento c’è incertezza, ma come naturale che sia la sua decisione sarà importantissima.

Se Novak deciderà di rinunciare a correre per lo Slam numero 21, in Australia i super favoriti saranno due, ossia i due finalisti di Torino, Alexander Zverev e Daniil Medvedev. Probabilmente ci sarà Nadal, ma è difficile pensare che possa essere subito competitivo, soprattutto su un campo dove ha sempre sofferto molto. Se starà bene anche Matteo Berrettini potrà dire la sua e, vista l’assenza quasi certa di Stefanos Tsitsipas, il ruolo di mine vaganti toccherà ai canadesi, al nostro Jannik Sinner, agli ottimi Rublev e Ruud e a Carlos Alcaraz.

Un antipasto di quello che sarà il resto della stagione, con le nuove stelle del circuito a fare la voce grossa, i Next Gen “terribili” pronti a farsi strada e i grandi vecchi che proveranno a mettere, ancora una volta, la loro firma sui tornei più importanti. Quella che sembra ormai destinata ad essere superata senza lasciare il segno è la generazione degli attuali trentenni, quelli nati all’inizio degli anni ’90: i Raonic, i Dimitrov, i Nishikori, per intenderci. Cannibalizzati dai Big Three e già superati dalla generazione venuta dopo di loro. Da verificare, in questo senso, come rientrerà Dominic Thiem.

Comunque vada, ciò che già sappiamo è che il 2022 sarà un anno per certi versi storico, in cui forse, per la prima volta da tanti anni, i tre grandi non partiranno con il ruolo dei super dominatori. E per noi italiani, possiamo scommetterci, sarà un’altra stagione esaltante, in cui speriamo di poter registrare ancora crescita e successi: gli occhi sono puntati soprattutto su Sinner e Berrettini, ma non dimentichiamo un Sonego sempre presente, un Musetti pronto ad esplodere e un Fognini che proverà a piazzare ancora qualche zampata.

E la cosa bella è che non ci sono solo loro… Il meglio deve ancora venire!

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