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Tre belle storie, gli azzurri da “ni” e il colpo di Stricker: la settimana di tennis nel nostro Manic Monday
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Il meglio della settimana appena passata, i risultati più importanti, le performance degli italiani, le conferme e le sorprese. E poi ancora, i movimenti del ranking Atp e Wta e il programma della settimana entrante. Tutto questo in un unico grande appuntamento con il nuovo format di Manic Mondayla newsletter di Tennis Fever che arriva direttamente sulla tua casella di posta.

Montpellier, Pune e Cordoba: tre belle storie (e due fratelli che brillano a distanza)

La prima settimana di febbraio 2022 ci ha regalato tre belle storie di tennis, andate in scena a Montpellier, Pune e Cordoba.

ATP 250 di Montpellier – Sul cemento indoor francese grande impresa di Aleksandr Bublik, che ha annientato in finale un Alexander Zverev evidentemente ancora in crisi per la delusione rimediata agli Australian Open. Il ventiquattrenne kazako, una volta domati Pierre Herbert, Roberto Bautista Agut e Filip Krajinovic, l’ha spuntata sul tedesco in due set (6-4; 6-3), mostrando una solidità e un cinismo mai visti in passato. Si tratta del suo primo sigillo a livello ATP. Dopo tanto tennis tra genio e sregolatezza, è finalmente giunto il momento della consacrazione?

Da segnalare, inoltre, la spumeggiante cavalcata di Mikael Ymer, spintosi fino in semifinale ai danni di Corentin Moutet (7-6; 6-4), Gael Monfils (6-1; 6-2) e Richard Gasquet (7-5; 6-7; 6-1). Se lo svedese riuscirà a mantenere tale standard di prestazioni ne vedremo delle belle!

ATP 250 di Pune – Nella kermesse indiana, invece, è tornato al successo dopo quasi quattro anni di astinenza Joao Sousa. Il portoghese ha battuto in finale il temibile Emil Ruusuvuori: 7-6(9); 4-6; 6-1 il risultato finale al termine di una vera e propria battaglia. Nelle precedenti uscite sul cemento outdoor di Pune, il trentaduenne di Guimaraes aveva superato il padrone di casa Arjun Kadhe, il nostro Gianluca Mager, Daniel Altmaier ed Elias Ymer. Sousa, come dicevamo, non vinceva un torneo ATP (ma anche in assoluto) dal 6 maggio 2018, quando sconfisse in finale Frances Tiafoe sul rosso di Estoril. Aveva iniziato la competizione da numero 137 al mondo, da oggi si è ripreso la top-100, stabilendosi alla piazza numero 86.

Anche in India è stato protagonista un esponente della famiglia Ymer: Elias, il più grande dei tre fratelli. Questi, partendo dalle qualificazioni, è arrivato praticamente a un passo dalla finale (3 match point falliti in semifinale con Joao Sousa).

ATP 250 di Cordoba – Sulla terra rossa argentina, infine, si è realizzato il trionfo di Albert Ramos-Vinolas, un altro trentaduenne che continua a lottare. Lo spagnolo, eliminati Andrej Martin, Juan Pablo Varillas, Lorenzo Sonego e Juan Ignacio Londero, ha avuto la meglio nell’ultimo atto della manifestazione sul cileno Alejandro Tabilo: 4-6; 6-3; 6-4 il punteggio grazie al quale si è aggiudicato il suo quarto titolo ATP in carriera.

Da sottolineare, il flop dei favoritissimi del torneo Diego Schwartzman, Christian Garin e Lorenzo Sonego, estromessi anzitempo rispettivamente da Alejandro Tabilo (semifinale), Sebastian Baez (ottavi) e Albert Ramos-Vinolas (quarti).

Personaggio top della settimana: Aleksandr Bublik, sperando che possa essere ‘rieletto’ più spesso. I presupposti ci sono tutti.

Gli azzurri, una settimana ‘ni’

Non volendo essere troppo severi, quella degli azzurri la si potrebbe definire una settimana ‘ni’. Dei cinque giocatori nostrani scesi in campo, infatti, nessuno si è spinto oltre i quarti di finale, risultato ottenuto da Lorenzo Musetti e Stefano Travaglia a Pune, e da Lorenzo Sonego a Cordoba. Gianluca Mager è stato eliminato all’esordio in India (dal vincitore Joao Sousa), così come Gian Marco Moroni, che dopo aver superato le qualificazioni è stato subito estromesso da Elias Ymer.

Bilancio negativo ma non troppo, anche guardando il ranking…

Ranking Atp: Travaglia esce dalla Top-100, ma riecco Seppi

Al netto dell’uscita di Stefano Travaglia dalla top-100, il bilancio del ranking ATP per gli italiani è comunque positivo: Andreas Seppi ha acciuffato la centesima piazza nonostante la sconfitta al primo turno del Challenger di Cleveland. Marco Cecchinato ha guadagnato sei posizioni (92), Lorenzo Musetti tre (63), Lorenzo Sonego una (22). Perde quota, invece, Fabio Fognini, che è sceso dal 31esimo al 40esimo posto. In generale, i balzi più grandi li hanno fatti registrare Emil Ruusuvuori +16 (71), Kamil Majchrzak +16 (79) e Albert Ramos-Vinolas + 12 (32). Dal momento che non si è svolto alcun torneo WTA, nessun movimento significativo per quanto riguarda il ranking femminile.

Il programma settimanale

Archiviate le parentesi di Montpellier, Pune e Cordoba, il circuito maschile riparte dall’ATP 500 di Rotterdam e dagli ATP 250 di Buenos Aires e Dallas. In Olanda presente solo Musetti. In Argentina ci sono Fognini e Sonego. In Texas c’è Seppi, così come Thomas Fabbiano, il quale in serata sarà al cospetto Liam Broady per l’ultimo turno di quali. La WTA, invece, fa tappa a San Pietroburgo: male Camilla Giorgi, eliminata questa mattina dalla russa Ekaterina Alexandrova in tre set.

Challenger: Dominic fa Stricke(r) a Cleveland!

Nell’unico torneo del circuito cadetto disputatosi la scorsa settimana, eccellente vittoria di Dominic Stephan Stricker. Lo svizzero, sul cemento indoor di Cleveland, ha battuto nell’ultimo atto Yoshihito Nishioka, riscattando la finale persa qualche giorno prima a Columbus proprio contro il giapponese. Si tratta del suo secondo titolo Challenger in carriera (dopo quello ottenuto a Lugano nel 2021). Grazie a tale successo, il classe 2002 di Münsingen ha scalato la classifica ATP di ben 40 posizioni, portandosi al 164esimo posto.

Personaggio top della settimana: Dominic Stricker è un grande talento. In molti ritengono che sia destinato a diventare uno dei protagonisti del futuro prossimo di questo sport. Lo seguiamo da tempo e non abbiamo dubbi che sarà così.

Il programma settimanale – Due i tornei durante la settimana corrente: Bengaluru (India) con Gian Marco Moroni, Stefano Travaglia e Federico Gaio; Cherbourg (Francia) con Andrea Pellegrino.

ITF, Lucrezia Stefanini porta in alto la bandiera italiana

Veniamo, dunque, agli ITF (detti anche Future), palcoscenico frequentato dalle giovanissime promesse del tennis internazionale, ma non solo.

Maschile – Nessun successo italiano tra gli uomini. Ecco i vincitori dei vari tornei: Evgenii Tiurnev, Antalya 4 (Turchia, terra battuta); Brandon Holt, Cancun 3 (Messico, cemento); Laurent Lokoli, Monastir 4 (Tunisia, cemento); Nikolas Sanchez Izquierdo, Villena (Spagna, cemento); Mateus Alves, Campos do Jordao (Brasile, cemento); Hady Habib, Sharm El Sheikh (Egitto, cemento);

Femminile – Bella soddisfazione per l’Italtennis: Lucrezia Stefanini, classe 1998 di Carmignano, ha trionfato al torneo disputatosi sul cemento egiziano di Sharm El Sheikh, regolando in finale Alexandra Ignatik (6-2; 3-0 rit.). Conquistando questo titolo, l’azzurra è salita alla posizione 180 del ranking WTA.

Le altre vincitrici: Julie Belgraver, Cancun 3 (Messico, cemento); Chiara Scholl, Monastir (Tunisia, cemento); Andrea Lazaro Garcia, Manacor 3 (Spagna, cemento); Brenda Fruhvirtova, Tucuman (Argentina, terra battuta); Tatiana Maria, Rome (USA, cemento indoor).

Quello di Brenda Fruhvirtova sarà un nome da tenere d’occhio nei prossimi mesi. In Argentina, la ceca ha vinto il suo primo titolo professionistico in carriera alla tenerissima età di quattordici anni e 10 mesi. Potrebbe essere nata una nuova stella.

L’ennesima storia interessante della scorsa settimana è quella che si è scritta all’ITF di Villena, in Spagna, dove a soli quattordici anni e cinque mesi, l’americano Darwin Blanch ha ottenuto il suo primo punto ATP battendo al debutto lo spagnolo Gerald Planelles.

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