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Il metodo Vagnozzi, la “stesa” di Madrid e la terra di Roma: parla Jannik Sinner
I

Jannik Sinner esordirà stasera agli Internazionali d’Italia nell’ultimo match sul campo centrale (inizio non prima delle 20.30). L’altoatesino, in conferenza stampa, ha voluto parlare del nuovo rapporto con Simone Vagnozzi e delle sensazioni dopo il masters1000 di Madrid.

Parla Jannik

Jannik Sinner è atteso da un esordio che può essere insidioso contro lo spagnolo Pedro Martinez (match sul campo centrale non prima delle 20.30). L’azzurro, dopo la grande delusione al masters1000 di Madrid, è pronto a rifarsi sulla terra del Foro Italico.

Ho un obiettivo in testa, servono tanti sacrifici, bisogna essere pazienti e passare attraverso momenti difficili. Poi quando sei tra i primi 10 o 15 ogni dettaglio può fare la differenza. Mi dispiace che Matteo e Lorenzo non possano giocare qui. Certo che c’è pressione, ma la devi gestire, fa parte del gioco. Ognuno ha la sua strada, l’importante è concentrarsi su se stessi.

Vagnozzi ha un metodo diverso rispetto a Riccardo Piatti, penso che stiamo lavorando bene. So fare più cose se mi dovesse servire in campo, l’importante è non perdere quel che sono, ovvero un giocatore che entra in campo e spinge. Ma il tennis non è solo questo, è anche variare, capire i momenti della partita. Stiamo lavorando sul trasformare il gioco, possiamo migliorare tanto dalla parte del rovescio. Siamo sulla buona strada.

A Madrid non mi era mai successa una stesa così. Sarei andato subito dopo in campo ad allenarmi, ma la partita è finita tardi. A mezzanotte eravamo con Simone a guardare i video del match. C’erano tante cose che avrei dovuto fare e dovevo provare a fare, anche se poi magari perdo lo stesso. Proviamo a dimenticare quello che è successo e ad andare bene qui.

La terra di Roma mi piace di più, a Madrid si scivola molto, anche perché siamo in altura. Qui mi sento sempre un po’ meglio. Ho sempre giocato bene qui e al Roland Garros. Il Centrale è un po’ diverso rispetto al Pietrangeli, più veloce. Con tanta gente, poi, l’atmosfera sarà ancora più bella”.

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