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Roland Garros, Nadal immortale. Ma che battaglia con Auger-Aliassime
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PARIGI – Al Philippe-Chatrier è andato in scena un ottavo di finale di puro spettacolo, pubblico in delirio, momenti magici di tennis. Una battaglia di quasi 4 ore e mezza vinta dal più forte di sempre sulla terra rossa, Rafa Nadal, che approda ai quarti di finale del Roland Garros ai danni di un comunque bravissimo Auger-Aliassime. Onore al canadese, che è stato infatti capace di portare il 13 volte campione di Parigi al quinto set. Questo il risultato finale: 3-6 6-3 6-2 3-6 6-3.

Per il leggendario toro di Manacor si tratta della vittoria numero 108 sulla terra rossa di Parigi. Il pubblico ha ben presente quanto sia importante Nadal qui a Porte d’Auteuil, lo adora e lo sostiene dall’inizio alla fine. E adesso tutti i riflettori sono puntati sull’attisissimo e suggestivo quarto di finale, l’ennesimo super match contro Novak Djokovic.

Quella appena conclusa è stata una partita densa di emozioni e soprattutto altalenante, iniziata con una falsa partenza di Nadal. All’inizio il suo dritto non era ancora ben settato e Auger-Aliassime, molto centrato, ha servito in maniera eccelsa il primo set, meritando anche di vincerlo.

Poi il 13 volte campione del Roland Garros è entrato finalmente in partita: comincia a variare, a buttare il suo avversario fuori dal campo. Il lungolinea di dritto – il suo colpo migliore – inizia a funzionare alla grande e l’inerzia della partita cambia decisamente. Nel freddo gelido del Philippe Chatrier (la temperatura è scesa molto rispetto ai giorni scorsi) assistiamo così a un altro match, un Nadal versione deluxe, che comincia a sfoderare palle corte per variare il ritmo, a spostare maggiormente il suo avversario da una parte all’altra del campo, infila palle profonde negli angoli più velonosi. E il suo servizio imbocca la strada giusta. Risultato: secondo e terzo set chiusi 6-3 6-2. Ma quando l’epilogo sembra deciso arriva un netto cambio di passo. Auger-Aliassime riesce a reagire, soprattutto a livello mentale, e rimane concentrato quando Nadal gli concede qualcosa abbassando il rendimento del servizio. Il canadese sale, è più reattivo negli scambi (evidentemente i quattordici anni di differenza si fanno sentire), e chiude il quarto set 6-3. Si va al quinto. Ma quando Nadal sente l’odore del sangue, si sa, diventa cinico e micidiale. E se le energie scarseggiano, lui ha dalla sua parte l’esperienza delle tante battaglie vinte su questo campo. Il quinto set è suo.

 

Cronaca del match

Nel primo set il canadese è stato a dir poco perfetto sul servizio: 71% di punti vinti sulla prima (peraltro con una media oraria di 196 chilometri orari) e 86% di palle break salvate. Nadal ha avuto ben 7 break point a disposizione e ne ha convertito uno soltanto. Il canadese si porta in pochi minuti sul risultato di 5-1. Rafa chiaramente non ci sta e arriva il suo primo break. Ma Auger chiude agilmente il set per 6-3.

Il secondo parziale comincia con l’incitamento per Rafa da parte del Philippe Chatrier, che vorrebbe chiaramente evitare di assistere a una debacle del maiorchino. Si va avanti ad armi pari e sul 3-3 arriva il game perfetto di Nadal, tra lungolinea vincenti e accelerazioni incredibili variate a palle corte. Si alza il coro “Rafa Rafa”. Del resto qui a Parigi il tredici volte vincitore del Roland Garros è particolarmente amato. E nell’aria tesa del Philippe Chatrier si comincia ad intravedere la possibilità che lo spagnolo possa pareggiare i conti dei set. Rafa alza il livello, Auger sbaglia qualcosa di troppo e arriva il break. Vantaggio di Rafa per 5-3, accompagnato dal boato del pubblico. Nel game successivo normale amministrazione di Nadal, che chiude 6-3.

Terzo set. Approfittando di un netto calo di velocità di Auger-Aliassime, Nadal domina anche il terzo round: 10 vincenti a 6 a favore dello spagnolo. Ma la vera differenza numerica si è vista sulla prima di servzio: 81% dei punti vinti da Nadal con la prima; 47% per il canadese, che è calato decisamente. Gli errori di Nadal si riducono e il tutto si traduce in un netto 6-2.

Quarto set. Nel momento più difficile Auger Aliassime riesce però a reagire, soprattutto a livello mentale, e rimane concentrato quando Nadal gli concede qualcosa. Fondamentale il secondo lunghissimo game, durato 11 punti, sul servizio del maiorchino. Nadal da 40-0 riesce a farsi recuperare e dopo un’aspra battaglia ai vantaggi va sotto 2-0. Seguono addiruttura due game in cui entrambi perdono il sevizio, break e contro break. Si arriva così sul 5-2 per Auger-Aliassime, con servizio per lo spagnolo. Si lotta ancora, per 7 lunghi punti, un game duro, ma Nadal tiene il suo turno di battuta. Ora spetta al canadese la possibilità di chiudere il set con il servizio a disposizione. E il nuovo allievo dello zio più famoso del circuito, lo zio Toni Nadal, non sbaglia e lascia a zero il suo avversario. Si va al quinto.

Nadal torna a fare il Nadal, risale la china della fatica e nell’ottavo gioco mette a segno il break decisivo. Rimane solido e chiude il set 6-3, dopo 4 ore e 23 minuti complessivi di lunga battaglia. Rimane comunque la bellissima prestazione di Auger-Aliassime.

Ora, però, occhi puntati sull’attesissimo quarto di finale con Djokovic.

 

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