Matteo Berrettini vince il secondo titolo di fila al Queen’s e bissa il successo ottenuto la settimana scorsa a Stoccarda. Un ruolino di marcia impressionante per il 26enne romano, tornato in campo dopo 84 giorni di convalescenza dopo l’operazione alla mano destra e capace di mettere insieme un filotto di nove vittorie su nove partite giocate.
Dopo aver sollevato il prestigioso trofeo del Queen’s Club, per il secondo anno consecutivo, Matteo ha trattenuto a stento l’emozione. Ecco le sue parole.
“Troppe emozioni. L’ultima cosa che mi sarei aspettato dopo l’infortunio era quella di tornare e vincere due tornei in fila, di cui uno tanto prestigioso quanto questo. Non voglio piangere, non riesco ancora a crederci. Il merito è soprattutto del mio team.
Sono arrivato a Stoccarda e non mi sentivo bene. Non colpivo come volevo e dicevo al mio team che sarebbe stata dura. Sono italiano e mi lamento sempre. Però adesso non posso lamentarmi.
Ogni volta che cammino nei corridoi mi perdo sempre, vedo i nomi dei campioni e pensare che il mio nome sarà scritto due volte, mi rende orgoglioso.
Obiettivo a Wimbledon? Spero di avere almeno tre giorni di riposo. Non avrei potuto chiedere una preparazione migliore. Anche se questo al Queen’s è un torneo tanto prestigioso da non poter essere considerato solo un torneo di preparazione. L’obiettivo era vincere qui, adesso mi concentrerò su altri obiettivi”.
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