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Wimbledon, parla Kyrgios: Djokovic un Dio. E con gli arbitri posso solo scusarmi
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Per Nick Kyrgios domenica 10 luglio 2022 rimarrà una data da ricordare. La prima finale slam in carriera dopo aver ottenuto, al massimo, i quarti di finale in un major (2014). Al termine della sfida con Novak Djokovic, l’australiano ha stupito tutti con le belle parole spese nei confronti dell’avversario e le sincere scuse agli arbitri per il suo comportamento.

Nick, che prova di maturità

Nell’edizione 2022 abbiamo visto tutto il meglio e il peggio di Nick Kyrgios. Un tennis stellare, con picchi di talento allo stato puro. L’altra faccia della medaglia? I minuti di assoluta follia con se stesso e il proprio angolo. Anche nella finale, ovviamente, abbiamo assistito a tutto ciò.

Al termine della sfida, però, la prova di maturità di un ragazzo che a 27 anni può veramente iniziare una nuova carriera. Nick, infatti, ha speso parole di elogio per il nuovo amico Novak Djokovic e si è scusato pubblicamente con tutti gli arbitri del torneo.

Non voglio prendervi in giro, ma oggi Novak sembrava un Dio. Credo di aver giocato bene, ma prima di tutto voglio congratularmi con lui e il suo team. Non so quante volte ha vinto qui, ma è qualcosa di incredibile.

Voglio ringraziare tutti i raccattapalle e gli arbitri, con cui mi scuso. Non è stato un rapporto facile il nostro e vi ringrazio per aver sistemato sempre tutte le cose.

Io e il mio team siamo veramente esausti, abbiamo giocato molto a tennis. Sono felicissimo perché questo è di gran lunga il risultato migliore della mia carriera.

Forse un giorno sarò di nuovo qui davanti a voi, chi lo sa”.

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