Auger-Aliassime, l’impegno LGBTQ+ e una strada ancora tutta da percorrere
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Nell’ultimo anno Felix Auger-Aliassime si è fatto notare, oltre che per le ottime prestazioni in campo, anche per il suo impegno nel cercare di rendere il mondo del tennis un posto molto più inclusivo. Il canadese, che fa parte dell’ATP Player Council, ha affrontato l’argomento durante lo US Open 2021, quando ha rivelato di star conducendo un sondaggio sulla comunità LGBTQ+ all’interno del tour di tennis maschile.

Queste le sue parole in conferenza un anno fa:

“In questi giorni è importante esserne consapevoli ed essere di mentalità aperta e l’ATP deve farlo. Ai giorni nostri è necessario. Non so con certezza quale sia il motivo per cui non abbiamo giocatori apertamente gay nell’ATP Tour, ma sento che, come giocatore, una maggiore apertura sarebbe cosa molto gradita”.

Adesso, che lo US Open è alle porte, il dibattito è tornato prepotentemente in auge e molti fan di FAA hanno elogiato il 22enne per la sua dedizione verso la delicata causa. Tuttavia, gran parte di questi ha anche voluto sottolineare che, ad oggi, il cosiddetto “coming out” nel tennis sia qualcosa più facile a dirsi che a farsi. Affermazioni che hanno un preciso riscontro nel risultato dell’indagine condotta dal canadese: nessun tennista del Tour, finora, si è dichiarato gay. Vi proponiamo alcuni dei commenti apparsi su Twitter inerenti alla vicenda.

I commenti

“Devono smetterla di dire che l’intero tour accoglierebbe un gay perché sappiamo tutti che è una bugia”.

“Apprezzo lui e le sue buone intenzioni, ma questo sondaggio mette sotto pressione i giocatori gay. Alcuni potrebbero non essere pronti per uscire allo scoperto, potrebbero non dichiararsi mai ed è una loro scelta”.

“Forse, con più giocatori come lui, i gay si sentirebbero abbastanza a loro agio ed uscirebbero allo scoperto. Dasha (Kasatkina, ndr) si è dichiarata ed è stata accolta bene. Anche se è vero che per le donne è più facile che per gli uomini, comunque è incoraggiante direi”.

“È molto dolce ma anche piuttosto ingenuo. Spero che scopra il perché dell’esito della sua ricerca, aiutando lo sport ad essere più accogliente”.

“È così sano e una brava persona che davvero non capisce perché non ci sono giocatori apertamente gay nel tour. Sappiamo tutti perché. E in realtà penso che non si dovrebbe fare troppa pressione, gran parte di loro non sarebbe poi a proprio agio”.

“Il suo cuore è nel posto giusto, ma alcuni giocatori non sarebbero a proprio agio a fare coming out, considerando che molti provengono da paesi omofobi e tenendo conto che il circuito Atp è pieno di giocatori omofobi”.

Una lunga strada…

Dunque, sembrerebbe che ci sia ancora molta strada da fare per rendere il mondo del tennis un luogo più inclusivo e slegato da pregiudizi. Un altro dato a sostegno di questa “teoria” è il risultato del sondaggio che l’Atp ha condotto a inizio 2022: il 75% dei giocatori ha riferito di aver sentito propri colleghi maschi pronunciare insulti omofobi nei confronti di altri tennisti. A tal riguardo, il Circus ha annunciato la partenza di un programma educativo LGBTQ+ volto ad aumentare la consapevolezza. Si spera che, prima o poi, se ne possano anche raccogliere i frutti…

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