Opelka si racconta, la passione per la moda nata a Milano e un futuro ancora da scrivere
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Reilly Opelka è fuori da diversi mesi a causa di un infortunio che si è rivelato più complicato del previsto. Nell’ultima puntata del The Craig Shapiro Tennis Podcast ha voluto raccontare le origini della propria passione per la moda e il futuro rientro in campo.

La passione di Reilly

Opelka è sicuramente uno dei personaggi più interessanti del circuito. Non tanto per il suo stile di gioco, classico big server americano che deve tutto al proprio servizio e dritto, ma per il suo modo di essere fuori dal campo. Reilly, infatti, ha più volte manifestato la propria passione per l’arte e la moda, tanto da diventare testimonial di diversi brand durante le fashion week in giro per il mondo.

In una recente intervista, il gigante nativo della Florida ha raccontato le origini delle sue passioni e di quando si augura di tornare sul campo da tennis.

Ero scioccato. Ero quello che si può definire il classico bambino americano. Venivo da una piccola città in Florida e stavo per la prima volta in Europa in occasione del Roland Garros juniores.

Una volta entrato costantemente nel tour, ho iniziato a odiarlo. Mi sentivo così fuori luogo. Le stanze degli hotel erano piccole e vecchie. Stavo veramente male. Volevo quindi cercare qualcosa che mi facesse allontanare dal tennis mentalmente mentre ero in Europa. Questa cosa, stranamente, mi è stata anche utile per migliorare il mio gioco.

Mi ricordo un anno in cui avevo perso molto presto a Roma. Non so perché, ma mi dirigo verso la Fondazione Prada a Milano. Non ero ancora un appassionato, ma sapevo cosa fosse Prada. Da lì è iniziato tutto.

Volevo essere più felice e lì c’era tutto ciò che mi rendeva felice. Ho iniziato così ad andare ai musei in tutti i posti in cui mi spostavo. Una volta ho affittato un’auto per poter andare a visitare un museo nel Sud della Francia ad un’ora dal torneo in cui giocavo.

Tornando al tennis, spero di poter tornare ad impugnare una racchetta nel giro di un paio di mesi. Non voglio, però, mettermi nessuna fretta, devo sentirmi a posto fisicamente prima di fare qualsiasi cosa. Credo di poter dire di essere già fuori dai giochi per il Roland Garros”.

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