Berrettini salta anche Madrid: la sue parole sul momento difficile
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Continuano i problemi per Matteo Berrettini in questo 2023 da incubo. Dopo l’infortunio accusato al secondo turno del masters1000 di Montecarlo, l’azzurro salterà anche il masters1000 di Madrid (già assente all’Atp500 di Barcellona). Alle colonne del Corriere della Sera ha voluto spiegare cosa c’è che non va.

Stagione no? La spiegazione di Matteo

Berrettini sta vivendo quella che, probabilmente, è la stagione più complicata da quando è un tennista professionista. I risultati stentano ad arrivare, con eliminazioni shock all’esordio nei tornei più importanti a cui ha preso parte (Australian Open, masters1000 di Indian Wells e Miami), e la classifica ne inizia a risentire (ad oggi è il numero 3 italiano, dopo che per anni è stato il primo della classe).

A Montecarlo sembrava essere arrivata una svolta, con due vittorie consecutive (su un totale di quattro in tutta la stagione nel circuito maggiore), poi di nuovo l’incubo infortuni. La notizia delle ultime ore è il forfait ufficiale al masters1000 di Madrid, con concrete possibilità di non vederlo anche agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros.

L’allontanamento dal tennis e le amicizie importanti

Dalle colonne del Corriere della Sera, l’azzurro ha voluto spiegare cosa gli sta succedendo e cosa c’è che non va.

Gli ultimi due anni sono stati pieni di vittorie, ma anche molto stancanti. Gli infortuni, poi, mi hanno fatto perdere il piacere del gioco perché scendevo in campo pensando di dover recuperare il tempo perso. Ora spero di recuperare la gioia di giocare a tennis.

L’anno scorso ho dovuto saltare tutta la stagione sulla terra rossa e avrei voluto rifarmi. L’obiettivo è fare bene nei grandi tornei: quelli a cui tengo di più sono gli Internazionali e Wimbledon.

Il lavoro con il mental coach Stefano Massari? Condividiamo un percorso lungo dieci anni e nel frattempo il livello si è alzato e la pressione è aumentata. Lavoriamo sulla gestione dei momenti sia in campo che fuori, un lavoro bello perché si evolve nel tempo.

Amici fuori dal campo? Quelli storici sono sempre gli stessi anche se ci vediamo raramente. Grazie al tennis, poi, ho conosciuto persone che lavorano in altri ambiti, ma con cui ho molto in comune, come Alessandro Borghi o Marracash. Facciamo vite differenti e forse proprio per questo riusciamo a parlare di tutto, dalle cose più futili a quelle più profonde”.

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