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Internazionali d’Italia, Sinner punta l’obiettivo: le sue parole
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Dopo il forfait al masters1000 di Madrid per un problema alla gamba, Jannik Sinner punta tutto sugli Internazionali d’Italia. L’altoatesino, in una recente intervista, ha ammesso di allenarsi duramente per questo genere di appuntamenti e punta all’obiettivo massimo: vincere.

Le parole di Jannik

Sinner sta vivendo un 2023 da protagonista. Dopo l’avvio difficile in Australia, è arrivato il successo all’Atp250 di Montpellier, oltre alle finali all’Atp500 di Rotterdam e al masters1000 di Miami. Negli altri due appuntamenti importanti che ha giocato (masters1000 di Indian Wells e Montecarlo) sono arrivate due ottime semifinali. Grazie a questi risultati, l’azzurro ha scalato la classifica, fino ad arrivare al proprio best ranking (numero otto del mondo).

Agli Internazionali d’Italia (tabellone principale al via il prossimo 10 maggio) Jannik sarà testa di serie numero 8 e potrà beneficiare di un bye al primo turno. Per questo motivo il suo esordio non arriverà prima di venerdì 12 (possibile anche una sua presenza sabato 13).

Prima del torneo italiano più importante del circuito, Sinner ha rilasciato un’interessante intervista con la testata InterviewMagazine, in cui ha raccontato il proprio passato sugli sci e gli obiettivi del futuro prossimo.

Lo sci è stato il mio primo sport. A 7 anni ero campione nazionale della mia categoria e a 11 ero secondo. Fino a 13 anni ero molto più dedito a questa pratica piuttosto che al tennis, ma proprio in quel momento qualcosa è scattato. Competere nello sci non mi piaceva perché ogni errore poteva costarmi caro e così, soprattutto dal punto di vista mentale, il tennis ha fatto breccia.

È una sensazione unica misurarsi contro i più grandi perché hai la pressione di dover dare il meglio, senza che ciò garantisca la vittoria. In questo momento, mi sento pronto per giocare contro i più forti, conosco il potenziale del mio tennis e la velocità dei miei colpi. Mi alleno tutto l’anno per vivere queste partite e da questi match, a prescindere dal risultato, imparo sempre qualcosa. Certo, è difficile accettare le sconfitte perché pensi che avresti potuto giocare in maniera diversa, ma si deve essere pazienti. Devo continuare nel mio percorso, nella piena consapevolezza che questo possa portarmi dove voglio.

Ci sono Carlitos, Rune, Tsitsipas, Zverev, Medvedev… È molto emozionante vedere che ci siano giocatori dalle caratteristiche diverse che si stanno facendo strada e hanno già vinto molte partite in tornei importanti. Sono contento di far parte di questo gruppo di giocatori, con cui poi ho un buon rapporto”.

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