Ci si aspettava molta più battaglia fra Casper Ruud e Alexander Zverev, invece il norvegese ha dominato nettamente la seconda semifinale del Roland Garros per 6-3 6-4 6-0. Un Ruud impeccabile e regolare, che quando entra nella modalità “solidità ed efficienza” non lascia scampo al suo avversario. Grande fiducia quando colpisce la palla, la fa viaggiare. Lui, che come l’ha definito l’Equipe è una ragazzo discreto nell’atteggiamento, uno concreto e di poche parole, ma che vince.
Troppo maldestro invece il tedesco, con i suoi 37 errori gratuiti, autore anche di tante scelte sbagliate, che non è riuscito a giocare una partita competitiva se non in pochissimi momenti, andando a sbattere inevitabilmente contro la solidissima difesa di un norvegese spietato. Sugli scambi medio-brevi c’è stata la netta superiorità del numero 4 al mondo, soprattutto su quelli minori a 4 colpi. Soltanto sugli scambi lunghi, quelli superiori a 9 colpi, il tedesco è riuscito a tenere il ritmo. Anzi, a dire il vero su questi ultimi è andato anche leggermente meglio, vincendone 21 rispetto ai 19 del norvegese.
Peccato comunque per i tanti posti vuoti che si sono visti nel Philippe Chatrier. Troppe seggiole libere per una semifinale slam. A freddo si analizzeranno meglio i motivi, che evidentemente non sono legati soltanto ai posti non riempiti dagli sponsor.
Tornando tuttavia al match giocato, va detto che nei primi due set la differenza l’ha fatta soprattutto l’atteggiamento del norvegese nei punti chiave, come dimostrano i break point vinti, il 60%, rispetto all’11% del tedesco. Ma la supremazia di Ruud si è vista anche sottorete, dato che il norvegese si è portato a casa il 79% dei punti rispetto al 46% del suo avversario. Il terzo parziale è andato invece a senso unico, come dimostra il 6-0 inanellato dal numero 4 al mondo.
Ora Ruud, il ragazzo discreto, che giocherà la seconda finale di fila del Roland Garros – la terza di uno slam negli ultimi 5 giocati – affronterà Novak Djokovic. Una battaglia finale giocata tra due pregevoli regolaristi.
