Il sogno Wimbledon per Musetti: cosa manca per il salto di qualità definitivo
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In un’intervista rilasciata al blog di Betway, Simone Tartarini, coach di Lorenzo Musetti, è tornato a parlare delle possibilità del nostro Next gen di puntare a breve alla top 10 del ranking Atp. L’erba non è certamente la superficie su cui Musetti riesce a esprimere al meglio le sue potenzialità.

Wimbledon è dietro l’angolo

È uno dei tornei più belli da affrontare per i giocatori. Il fascino di Wimbledon è rimasto intatto in tutti questi anni e non è un caso che giocare sull’erba sia sempre stato uno dei sogni di Lorenzo Musetti.

Il problema è che da junior ad oggi ci ha giocato veramente pochissimo. Le ultime due presenze a Wimbledon non hanno lasciato particolarmente il segno. Se nel 2021 Musetti è arrivato con il peso e la pressione della maturità, una preparazione ridotta all’osso, il primo turno ha portato in dote Hurkacz, avversario che si è rivelato poi decisamente ostico visto che è arrivato fino in semifinale. Nel 2022, sempre al primo turno, Musetti aveva perso contro Fritz, che poi si è dovuto arrendere ai quarti di finale contro il campione iberico Rafa Nadal.

È chiaro come Musetti non abbia la stessa confidenza della terra, ma sull’erba deve modificare il suo approccio per essere più efficace. Il suo coach Tartarini ha le idee ben chiare: non ha assolutamente senso snaturare il proprio gioco per pensare di essere competitivi anche su questa superficie, ma vale la pena avere un approccio differente rispetto ad altre superfici.

Sull’erba è necessario prima di tutto essere molto più propositivi, nello specifico durante la fase di risposta. Il fatto di allontanarsi troppo dal campo è un punto debole su cui Musetti deve lavorare, così come deve cercare di colpire la pallina sempre dall’alto verso il basso e non con una parabola ascendente. Eppure, Tartarini è convinto che Lorenzo possa fare bene a Wimbledon, perché ha già mostrato di avere le caratteristiche tecniche per tenere anche sul veloce: insomma, deve essere solo più convinto di poter essere più efficace e rimanere sempre in partita.

La fatidica Top 10 è troppo lontana?

È una domanda che giustamente tanti appassionati si stanno facendo ed è anche legittima, visto che ormai Musetti ci ha abituato a ottime prestazioni e la speranza dei tifosi azzurri è che possa migliorare sempre di più. La convinzione del suo coach è piuttosto chiara, dal momento che il tennista nato a Carrara sa perfettamente che, quando esprime il suo tennis, alla top 10 può puntare eccome.

Il problema su cui si deve lavorare per fare il salto di qualità è soprattutto mentale. Se le cose non vanno bene, allora Lorenzo esce dal match e tende ad andare troppo presto in uno stato di frustrazione, gettando letteralmente al vento ogni chance di poter vincere la partita, come si è già visto in Sud America piuttosto che a Madrid. Per poter migliorare la posizione nel ranking Atp serve, secondo Tartarini, solamente una cosa, ovvero avere molta più costanza, visto che è l’unico fattore che fa realmente la differenza a livello di classifica generale.

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