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Djokovic eterno: trionfa a Cincinnati in uno dei match più incredibili degli ultimi anni
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Doveva essere la prima grande rivincita tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, dopo la vittoria dello spagnolo a Wimbledon, in realtà è stata molto, molto di più. La finale dell’edizione 2023 del Masters 1000 di Cincinnati, vinta dal serbo in tre antologici set, potrebbe già essere considerata il match dell’anno e sicuramente uno dei più belli degli ultimi decenni.

Vince Novak, abbiamo detto, con il punteggio di 5-7, 7-6, 7-6 in tre ore e cinquanta minuti di gioco. Una battaglia colpo su colpo dal primo all’ultimo punto, con il punteggio sempre ravvicinatissimo, scambi estenuanti sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista tecnico, un livello stellare che ha messo in evidenza le incredibili qualità di due giocatori che si passano sedici anni, ma che quando sono in campo si affrontano a visto aperto come se fossero cresciuti insieme.

Difficile anche fare la cronaca di questo epico match. Un primo set in cui Nole è il primo a mettere a segno il break, ma che viene subito raggiunto e poi ribaltato da un Alcaraz che non molla neppure un millimetro. Un secondo set in cui questa volta è il serbo a rientrare quando i giochi sembravano fatti, a portare la frazione al tie-break e a vincerla salvando anche un match point.

Il terzo set è l’essenza del tennis, la sua espressione più alta: un’ora e 39 minuti di gioco, 12 break point su 13 salvati da Alcaraz, due match point salvati per parte, doppi falli, colpi vincenti, errori gratuiti. S’è visto di tutto. La spunta, ancora al tie-break, un esausto Djokovic, che, come undici anni fa a Melbourne, esulta in versione “Hulk” strappandosi la maglietta in una incontenibile espressione di gioia e rabbia.

Djokovic, la leggenda continua

Grazie a questa vittoria, il mito di Novak Djokovic continua a crescere. Con 1069 successi, supera Ivan Lendl e Rafael Nadal nel computo totale di vittorie in carriera, piazzandosi al terzo posto, dopo Jimmy Connors e Roger Federer. Con 95 tornei vinti, conquista il podio solitario dietro sempre Connors e Federer, rispettivamente con 109 e 103 tornei vinti. Ha migliorato inoltre altri suoi record che già deteneva in precedenza – ad esempio la quantità di Master 1000 vinti (ora 39) o la somma totale delle big finals raggiunte (100 in totale, 57 negli Slam, 8 alle ATP Finals, 35 nei Master 1000).

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