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Nadal racconta Djokovic: ecco le sue parole sulla “frustrazione” del rivale
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Rafael Nadal sta facendo di tutto per tornare in una forma decente per competere nel 2024 l’ultima stagione professionistica della propria carriera. In una recente intervista con Movistar+, lo spagnolo ha anche parlato del record di slam di Novak Djokovic, ammettendo che non si è ancora complimentato e rivelando qual è la motivazione del serbo ad andare avanti.

Rafa parla del rivale

Dopo un 2022 scintillante, culminato con la vittoria di due prove dello slam all’Australian Open e al Roland Garros, Nadal ha visto spegnersi la luce. Il 2023 è stato un anno da incubo, con la partecipazione a un paio di match al Melbourne Park prima del ritiro e dei continui problemi fisici. A metà stagione la decisione finale che nessun’appassionato avrebbe mai voluto sentire: niente partite nel 2023 e ritiro definitivo al termine del 2024, dopo un grande tour in giro per il mondo.

L’obiettivo, come al solito, è quello di farsi trovare pronto fisicamente e poter ambire a qualcosa in più rispetto alla semplice partecipazione ai tornei che l’hanno visto protagonista per 20 lunghi anni. Da qui l’idea di Rafa di dedicare gli ultimi mesi del 2023 alla riabilitazione dai continui infortuni che hanno minato la sua carriera dopo il torneo di Wimbledon 2022.

Quest’anno lo spagnolo ha visto Djokovic superarlo nel conteggio totale di slam vinti in carriera. Il serbo, con i successi all’Australian Open, Roland Garros e US Open ha prima raggiunto e poi superato il rivale di una vita fino ad agganciare la leggenda Margareth Court a quota 24 major. Proprio di questo ha voluto parlare Nadal in una recente intervista con Movistar+.

Non sono frustrato per i successi di Nole. Posso assicurarvi che ho fatto di tutto affinché riuscissi ad ottenere in carriera tutto quello che il mio corpo e il mio fisico mi avrebbero potuto far ottenere. Novak avrebbe potuto essere frustrato al posto mio perché vive tutto molto più intensivamente a livello emotivo ed è per questo che è ancora il migliore.

La verità è che ancora non mi sono congratulo con lui per il successo. Posso dirti per esperienza che, quando vinci qualcosa di importante è giusto prendersi qualche momento per apprezzare i messaggi di sostegno. Gli manderò sicuramente un messaggio, ma ancora non l’ho fatto.

Certamente voglio tornare in forma e fare bella figura in campo, ma è altrettanto vero che non sono pronto a dire che sicuramente l’obiettivo sarà vincere in Australia o al Roland Garros”.

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