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Pechino, Alcaraz non vede l’ora di affrontare Sinner: le sue parole
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Carlos Alcaraz è uno schiacciasassi all’Atp500 di Pechino. Lo spagnolo ha vinto in due set anche contro il norvegese Casper Ruud e, in conferenza stampa, ha puntato Jannik Sinner. Il numero 2 del mondo ha rivelato di non vedere l’ora di affrontare il tennista altoatesino.

Le parole di Carlitos

Siamo a quota 61 successi nell’anno (e pensare che non ha disputato molti tornei e la sua stagione è iniziata solamente a febbraio). Alcaraz è il tennista che nel 2023 ha vinto il maggior numero di partite e sembra non volersi fermare. Alla prima partecipazione all’Atp500 di Pechino il murciano è stato finora semplicemente perfetto, concedendo una manciata di game anche all’ostico Ruud. In semifinale la partita che tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori aspettavano: quella contro Sinner.

È stato fantastico. Onestamente, il Lotus è un campo incredibile. Mi sono sentito benissimo, non ho sentito la differenza. Direi addirittura che mi piace di più, è stato fantastico. Sapere che Rafa ha vinto la sua medaglia olimpica su questo campo lo rende ancora più speciale per me, mi è piaciuto molto. Per quanto riguarda la superficie, non ho sentito alcuna differenza, la velocità della palla era ovviamente la stessa. Ho sentito la differenza solo per quanto riguarda lo stadio: il Diamond è più grande del Lotus, qui senti che la gente è più vicina a te e questo è un aspetto che mi piace.

Credo che un match contro Sinner sia qualcosa che tutti vogliono vedere. Abbiamo giocato grandi partite su grandi palcoscenici, ogni volta che ci siamo affrontati abbiamo mostrato un livello di tennis molto alto. Il livello che mostriamo in campo è incredibile, credo che tutti si godano le nostre partite. Non vedo l’ora di giocare contro di lui.

Sono felice di sapere che ci sono giovani e giovanissimi che hanno me come idolo. È pazzesco. Vedere i giovani giocatori mi ricorda i miei giorni da junior, mi fa tornare in mente bei ricordi. Hanno l’opportunità di imparare dai migliori da vicino ed è qualcosa che può aiutarli ad aumentare il loro livello e questo è molto, molto importante.

Condividere alcune cose con i professionisti quando ero solo un ragazzino penso sia qualcosa che mi ha aiutato quando sono arrivato al circuito junior o al circuito Futures e Challengers, mi ha aiutato molto. Cosa direi loro? Cogliere l’opportunità di migliorare e imparare dai migliori giocatori”.

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