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Volandri: “Sinner ha superato Medvedev col ‘metodo’ Djokovic, vi spiego. E sulla Davis…”
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Il trionfo di Jannik Sinner a Pechino, la Davis e il rientro di Matteo Berrettini: Pippo Volandri, capitano della selezione italiana di tennis, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport toccando a soddisfazione tutti questi argomenti. Vi proponiamo di seguito un estratto delle sue considerazioni.

Volandri esalta Sinner e ‘chiama’Berrettini: le sue parole

Volandri e i dubbi di formazione in Coppa Davis
Foto Davis Cup

“Innanzitutto voglio dire che sono molto orgoglioso di Jannik e del suo percorso di crescita. Abbiamo visto un passo avanti importante nel suo gioco, nella tattica. E contro Medvedev in finale, da questo punto di vista, è stato eccezionale”, ha esordito Volandri ai microfoni della Rosea.

In effetti, mettere in riga due successi con Alcaraz e col russo è davvero tanta roba. Un segnale di maturità? Sì, secondo l’ex tennista livornese: “Abbiamo visto come tatticamente ha saputo passare dalla partita di Alcaraz, in cui come sempre si sono presi un po’ a pugni, facendo a gara a chi tirava più forte, rispetto a quella con Medvedev, anche in un terreno che non è per lui proprio naturale. Tanti serve & volley, tante discese a rete, anche a costo di fare qualche errore in più ma sempre tenendo il piano di gioco chiaro nella sua mente”.

Continuando a parlare della finale che ha visto Jannik imporsi in due tie-break, Volandri ha sottolineato: “Tatticamente ha giocato una partita strepitosa e ha avuto il coraggio di giocarla in questo modo. Ha superato Medvedev con il “metodo Djokovic? Sì, si vede che lo hanno studiato, che si sono preparati e hanno visto come Nole ha fatto per neutralizzare il russo allo Us Open. Per lui giocare contro Medvedev è particolarmente difficile perché ti porta a fare sempre qualcosa di diverso e qualcosa in più rispetto a quel che sei abituato a fare. E nel momento in cui riesci a battere un giocatore del genere allora vuol dire che ti sei evoluto come tennista, che sei cresciuto. Prossimo step sarà portare questo livello anche nei 1000 e negli Slam”.

In seguito, i colleghi della Gazzetta hanno stuzzicato il selezionatore azzurro sul tema Davis. “Con Jannik ci siamo sempre sentiti, anche durante la fase a gironi di Bologna in cui ha gioito e sofferto con noi pur da lontano. Per lui era importante sentire il supporto di una federazione, di un capitano, di una squadra che comunque non vede l’ora di averlo in gruppo. Ha dato la sua disponibilità”, ha rivelato.

Disponibilità che, se unita alla presenza di Berrettini, può garantire all’Italia un vero e proprio dream team. A proposito del romano, vi anticipavamo prima che Volandri si è soffermato anche sulla possibile presenza di Matteo a Malaga: “Lo speriamo tutti. Matteo si sta allenando bene e dovrebbe rientrare a Stoccolma tra dieci giorni. Ha detto che farà di tutto per recuperare e tornare a fare quello che più gli piace, giocare, competere, dare una mano alla squadra anche dal campo. Sarebbe una gioia per tutti”.

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