Parigi-Bercy, Djokovic vince ancora: sono affamato. Le sue parole
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Novak Djokovic, dopo più di un mese di assenza dai campi da gioco, ha vinto per la settima volta in carriera il titolo al masters1000 di Parigi-Bercy. In finale ha avuto la meglio del bulgaro Grigor Dimitrov (63 64) e, nella conferenza stampa, ha rivelato di aver ancora una grande fame di vittorie.

Le parole del campione

Djokovic nel 2023 sembra invincibile. Settima finale dell’anno e sesto titolo (unica sconfitta al quinto set di Wimbledon con Carlos Alcaraz). In carriera fanno 40 masters1000 e novantasettesimo titolo. Siamo a quota 51 successi in stagione, al fronte di appena cinque sconfitte. Numeri che non lasciano dubbi su chi parta come netto favorito alle prossime Atp Finals di Torino.

È stata una grande settimana, ma guardo già avanti. Sono orgoglioso del titolo, ma ho già voltato pagina. Questo, fortuna o sfortuna, è come la penso dopo ogni torneo. Penso che sia giusto, la mente deve pensare sempre al prossimo torneo. Finché sarò in campo, avrò fame di vittorie e di titoli. Ovviamente, le esperienze agli slam e ai masters1000 saranno quelle a cui punterò.

Considerando le circostanze e le difficoltà avute, sono molto felice di questa vittoria. Ad oggi, non so per quanto continuerò a giocare e quindi ogni titolo prestigioso ha un valore doppio.

È stata una settimana molto complicata anche fuori dal campo per colpa dei miei problemi intestinali che mi hanno creato disagi da giovedì a sabato. Considerando tutto ciò che è successo in una settimana, penso che questa sia una delle vittorie più entusiasmanti nei masters1000.

Come detto, il mio più grande avversario è stato il virus, non ho mai incontrato nulla del genere prima d’ora. È stato incredibile come il mio team sia riuscito a mettermi ogni giorno in campo nonostante le tre partite di tre set consecutive e le ore di gioco accumulate.

Le persone si aspettano da me sempre il massimo: arrivare in finale e vincere titoli. Mi fa piacere, ma sono pur sempre un essere umano che può avere difficoltà anche fuori dal campo. Ogni settimana provo a giocare il mio miglior tennis, ma questa volta devo ammettere di non esserci riuscito. Non ho avuto il livello che mi aspetto da me stesso in un torneo così importante.

L’anno scorso a Torino ho vinto tutte le partite, mi trovo benissimo e il pubblico italiano ha una connessione speciale con me. Non perdo una partita da Wimbledon e voglio provare a chiudere la stagione senza lasciare nulla ai miei avversari”.

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