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FITP, sgarbo alla vecchia guardia. Bertolucci e Barazzutti sbottano
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L’Italia, si sa, è il Paese delle polemiche. Anche quando tutto va bene, si cerca sempre di trovare il pelo nell’uovo per alzare polveroni. E questo non è certo un aspetto di cui vantarci. Ci sono polemiche, però, che effettivamente meritano di essere messe in piedi, perché provocate da una ‘leggerezza’ che, ahinoi, pure regna sovrana lungo lo stivale. Soprattutto all’interno delle istituzioni.

Cosa è successo

Lunedì sera, come ogni anno in questo periodo, Supertennis ha assegnato gli Awards ai migliori rappresentati italiani del mondo della racchetta. Una cerimonia bella ed emozionante, incentrata sullo storico trionfo ottenuto dalla selezione azzurra in Coppa Davis. Ed è proprio nell’ambito della celebrazione – trasmessa in diretta sul canale ufficiale della FITP – che (non) si è verificato l’episodio che tanto sta facendo discutere. Veniamo al dunque…

Foto Twitter Supertennis

Quando è stato il momento di festeggiare la Coppa Davis, sul palco sono saliti tutti i protagonisti della spedizione di Malaga. A loro si sono uniti Matteo Berrettini, Andrea Vavassori (in quanto impiegati nelle fasi precedenti o comunque legati al gruppo campione) e la leggenda del tennis azzurro Nicola Pietrangeli. Fin qui tutto bene (o quasi).

Col passare dei minuti, però, la cerimonia è andata avanti senza che accadesse ciò che tantissimi italiani si aspettavano. Ovvero l’ingresso sul palco di coloro che nel 1976 regalarono il primo trionfo al nostro Paese – Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Antonio Zugarelli – per un naturale passaggio di consegne.

Apriti cielo. Già, perché sui social è subito infiammata la polemica, con Paolo Bertolucci che, leggendo i post degli appassionati, ha deciso di fare chiarezza rivelando il motivo della mancata presenza alla prestigiosa kermesse di fine anno.

Lo sfogo di Bertolucci

«Credo che la Fitp avrebbe dimostrato signorilità invitando alla premiazione oltre al capitano anche la squadra del 76. Sarebbe stato il naturale passaggio di consegne. Il silenzio totale della stampa avvalla e convalida la scelta. Peccato», si legge sull’account “X” del classe ’51 di Forte dei Marmi.

Barazzutti rincara la dose: “Come se le pagine di storia le avessero scritte loro…”

Nelle ultime ore, a quello di Bertolucci si è aggiunto anche lo sfogo di Corrado Barazzutti, il quale ha affidato ai colleghi di Adnkronos il suo punto di vista:

“Gli ex giocatori di Davis non vengono neanche invitati ad andare a vedere il Foro Italico, o invitati ad andare a vedere la Davis che si gioca a Bologna o a Malaga. Vengono completamente ignorati dalla Fitp: figuriamoci se la federazione invita gli ex giocatori, oppure quella squadra che ha vinto nel ’76 la Coppa Davis”, ha detto l’ex capitano azzurro. “Evidentemente ritengono il tennis italiano di loro proprietà, come se le pagine di storia del tennis italiano le avessero scritte loro, i presidenti, i consiglieri, i dirigenti e non gli atleti che in tutti questi anni hanno scritto pagine di storia. Non sono assolutamente sorpreso di questo e non mi sarei mai aspettato di essere invitato da questo gruppo federale”, ha aggiunto amareggiato.

In effetti, non si capisce il motivo di tanta asprezza nei confronti di figure così importanti per l’Italtennis. Certo è che rovinare questo clima festoso con scaramucce ed episodi del genere non produrrà nulla di positivo per il movimento nostrano. Per quanto possa valere la nostra opinione, riteniamo che guardare avanti sia di fondamentale importanza. Se però lo si fa senza riconoscere il giusto valore al passato si commette un gravissimo errore. Discorso declinabile in qualsiasi chiave…

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