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Cobolli, parla il papà coach: meglio sul cemento, ecco i prossimi impegni
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In una recente intervista con SuperTennis, Stefano Cobolli, papà e coach di Flavio, ha parlato dei progressi del figlio e dei prossimi impegni negli Stati Uniti. Dopo Jannik Sinner, proprio Cobolli è stato il tennista italiano che ha dato i migliori spunti in questo inizio di stagione.

I prossimi impegni e la superficie preferita

Cobolli è stato uno dei protagonisti italiani dell’Australian Open 2024. Il romano, partito dalle qualificazioni, ha vinto una splendida partita con Nicolas Jarry al primo turno e bissato il successo al secondo con Pavel Kotov. Si è arreso, dopo una bellissima cavalcata, solamente al terzo turno all’idolo di casa Alex de Minaur.

I progressi, fortunatamente, non sono finiti in Australia. La scorsa settimana, infatti, Flavio ha raggiunto i quarti di finale all’Atp250 di Montpellier (sconfitto, da sfavorito, nella sfida con Borna Coric). Grazie a questi risultati, si è assicurato un posto nel main draw del Roland Garros 2024 e il best ranking al numero 71 del mondo.

Una scalata improvvisa e repentina che ha costretto il suo team ad un cambio nella programmazione dei tornei da affrontare. Di questo e di altri interessanti spunti ha voluto parlare Stefano, papà e coach di Flavio, ai microfoni di SuperTennis.

Flavio ha avuto un inizio anno anche un po’ inaspettato. L’avevo, comunque, visto molto bene nella preseason. Abbiamo avuto la fortuna di andare diversi giorni alla Ferrero Tennis Academy. Credo quella sia stata un’importante settimana di lavoro. Sta crescendo e siamo contenti.

La sua classifica è cambiata, abbiamo adeguato la programmazione. C’è sempre la rincorsa al ranking migliore per entrare nei tornei più grandi, ma con la sua classifica attuale possiamo programmare meglio. Vogliamo continuare a giocare sul cemento, farà una trasferta lunga e dura in America. Per me è questa la sua superficie migliore.

Giocherà Delray Beach, Los Cabos, Acapulco, Indian Wells, Phoenix e Miami. Sarà faticoso, abbiamo scelto la trasferta americana perché può imparare tante cose”.

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