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Sinner vs Alcaraz, ci risiamo. Da Alicante a Indian Wells: tutte le tappe della rivalità
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Nella serata italiana di sabato 16 marzo, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz saranno l’uno al cospetto dell’altro per una sfida che si prospetta di altissimo livello e grande intensità. In palio l’accesso in finale al Masters 1000 di Indian Wells e la seconda piazza del ranking mondiale.

Sinner vs Alcaraz, atto numero VIII a Indian Wells: i precedenti

Quella tra l’altoatesino e il murciano sul cemento della California sarà l’ottavo confronto nel circuito maggiore, il nono in assoluto se si considera anche un match giocatosi nell’aprile del 2019 al Challenger di Alicante. Diamo un’occhiata al computo dei precedenti, ripercorrendo le tappe di una rivalità che per quanto giovane si è già presa la scena del tennis internazionale.

Sinner Alcaraz
Foto Collage (“X” BNP Paribas Open e “X” Alcaraz)

Come dicevamo, le strade di Sinner ed Alcaraz si incrociarono per la prima volta il 2 aprile 2019, in un Challenger di scena ad Alicante, a due passi da Murcia, la città natale dell’attuale seconda forza della classifica mondiale. Entrambi beneficiari di un Wild Card, Jannik e Carlos si sfidarono ne match valido per il primo turno e a spuntarla fu lo spagnolo, che si impose per 6-2, 3-6, 6-3 in poco meno di due ore.

Parigi-Bercy, la prima volta nel circuito maggiore

Il primo incontro a livello Atp si disputò invece il 3 novembre 2021 sul prestigioso cemento del Masters 1000 di Parigi-Bercy. All’epoca lo spagnolo aveva da poco compiuto 18 anni, era il numero 35 al mondo e già annoverava un titolo in bacheca: la sua ascesa stava procedendo a gonfie vele. Jannik, dal canto suo, non se la passava così male: era il numero nove al mondo e lottava per strappare un posto alle Atp Finals di Torino. Perse per 7-6(1), 7-5 al secondo turno, al termine di una partita tiratissima.

Wimbledon, la rivincita è servita

Tempo qualche mese l’azzurro riuscì a prendersi la rivincita. Accadde precisamente sull’erba dell’All England Tennis Club di Londra, palcoscenico del torneo di Wimbledon. Sia Sinner che Carlos erano reduci da un’ottima stagione sul rosso europeo, ma non avevano entusiasmato nelle precedenti uscite sul verde. Era il 3 luglio quando Jannik staccò il biglietto per i quarti di finale con un netto 6-1, 6-4, 6(8)-7, 6-3, dimostrando di aver trovato un buon feeling con la superficie. Colpirono specialmente la sua crescita al servizio e i miglioramenti nel gioco a rete.

Umago, trionfo Sinner: titolo e sorpasso

Qualche settimana più tardi (31 luglio), i due enfant terrible si ritrovarono opposti in finale all’Atp 250 di Umago. Diedero vita ad una partita estremamente combattuta nel primo set, decisosi al tie-break in favore di Alcaraz per 7 punti a 5. Poi, però, nei successivi due parziali praticamente non ci fu storia: il tirolese ebbe la meglio rifilandogli un 6-1, 6-1 che non lascia spazio ad ulteriori commenti. Per lui era il sesto titolo in carriera.

Nulla a che vedere, tuttavia, con ciò che successe nemmeno due mesi dopo.

US Open: primo slam per Alcaraz, delusione immane per Sinner

Già. Perché l’8 settembre 2022 il tennista nostrano e lo spagnolo si incrociarono allo US Open per uno dei match più dolorosi per gli appassionati italiani, ma soprattutto per Jannik. Persa la prima frazione 3-6, l’azzurro si aggiudicò il secondo parziale al tie-break dopo aver annullato ben cinque set point. Poi passò in vantaggio vincendo anche il tie-break del terzo parziale. Nel quarto andò due volte avanti di un break, ma si fece riprendere in altrettante occasioni, con tanto di match point sfumato nel decimo game (5-4 A-40). Scampato il pericolo, Alcaraz salì letteralmente in cattedra e si guadagnò la semifinale con un 7-5, 6-3.

Gara incredibile, che resterà negli annali di questo sport. Gara che spianò la strada a Carlos verso il primo titolo Slam e la corona di numero uno al mondo. Gara che aprì un periodo di crisi di gioco per l’azzurro, apparso scottato sotto l’aspetto mentale.

Indian Wells, ancora Alcaraz

Sinner e Alcaraz sono poi tornati ad affrontarsi nel marzo del 2023, sullo stesso palcoscenico che li vedrà protagonisti sabato sera: Il cemento di Indian Wells. Anche in quest’occasione ha avuto la meglio il classe 2003 iberico, uscito vincitore con un 7-6(4), 6-3 maturato in due ore scarse di gioco.

Miami, Jannik che reazione!

La reazione di Sinner, però, non si è fatta attendere troppo a lungo: diversi giorni dopo, l’azzurro è riuscito a riscattare la sconfitta californiana prendendosi la finale a Miami con un 6(4)-7, 6-4, 6-2. In Florida, Jannik, ha dato un primo assaggio del giocatore portentoso che è diventato oggi.

Pechino, Mammamia!

L’ultimo precedente, infine, risale all’Atp 500 di Pechino, la città in cui Sinner ha ottenuto il titolo che lo ha portato ad occupare la piazza del ranking: 7-6(4), 6-1 il punteggio al termine dell’incontro valido per la semifinale. Un tripudio azzurro dal valore cruciale per ciò che sarebbe avvenuto nei mesi successi.

Da allora, infatti, Jannik ha accumulato un bottino di 36 successi su 39 partite disputate. Numeri straordinari che gli sono valsi lo status di “uomo da battere” ed una serie di record (italiani e non) che faremmo fatica ad elencarveli tutti. In virtù di questo, stavolta partirà favorito come mai prima d’ora. Secondo voi, ce la farà a rispettare il pronostico? 

Dove vedere il Masters 1000 di Indian Wells in TV e streaming

Il torneo di Indian Wells (6-17 marzo) è trasmesso in diretta TV su Sky (Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e Sky Sport Max) e in streaming su NOW e Tennis Tv.

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