Atp 250 Stoccarda, Berrettini cede in rimonta. Ma ci sono solo applausi per lui
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Niente da fare per Matteo Berrettini, è Jack Draper il campione dell’edizione 2024 dell’Atp 250 di Stoccarda, prestigioso torneo sull’erba giocato questa settimana e noto anche come “Boss Open”. Reduce dai successi su Roman Safiullin, Denis Shapovalov, James Duckworth e Lorenzo Musetti, il 28enne tennista romano si è arreso in finale al britannico Jack Draper – numero 40 al mondo – vedendo svanire il suo nono titolo in carriera nel circuito maggiore, quello che sarebbe stato il terzo sul verde tedesco dopo quelli inanellati nel 2019 e nel 2022.

Stoccarda, Berrettini sconfitto in rimonta: la cronaca, i dettagli e il balzo nel ranking mondiale

La finale, andata in scena a partire dalle 13 circa, ha visto Draper imporsi in tre set col punteggio di 3-6, 7-6, 6-4  maturato in oltre due ore (2 h e 8 minuti). Ecco come è andata in sintesi e tutti i dettagli correlati.

Matteo Berrettini
Foto Instagram Berrettini

Si parte e Berrettini si presenta al match tenendo il servizio a zero. Poi cerca subito di mettere sotto pressione l’avversario per portare l’inerzia del confronto dalla sua parte. Draper riesce a salvarsi nel secondo game senza concedere palle break, ma in seguito capitola nel quarto consegnando il 3-1 all’azzurro con un doppio fallo sanguinoso.

Effettuato il sorpasso, Matteo continua a martellare come nei giorni migliori e taglia il traguardo in scioltezza, non concedendo al britannico neppure una minima chance per rientrare. Perfetto il romano sotto ogni punto di vista, come testimoniano i 7 aces, le alte percentuali al servizio e i ben 11 vincenti piazzati durante la prima frazione.

Alla ripresa i primi due game sono abbastanza lottati ma non arrivano palle break. Nei successivi, invece, si gioca davvero poco e l’incontro scorre via molto veloce: basti pensare che su sette game si registrano appena tre punti effettuati in risposta.

Poi, nel decimo gioco, Draper tenta di sconvolgere l’andamento tranquillo del parziale procurandosi due palle break che corrispondono anche a due set point. Entrambe, però, vengono neutralizzate da un Berrettini semplicemente glaciale, che nel momento del bisogno sfodera due prime di servizio vincenti.

Potrebbe essere uno sliding doors, ma non lo è: perché nel gioco successivo l’azzurro ha l’opportunità di mandare la pratica in archivio – due break point a disposizione – ma non riesce a concretizzare la situazione favorevole. Il verdetto viene poi affidato al tie-break, e qui Draper s’impone per 7 punti a 5 rimandando al questione al terzo set.

Nel terzo set, l’inerzia rimane dalla parte di Berrettini, che nel sesto game va ad un passo dal riportarsi in vantaggio ma il suo tentativo si scontra col serve and volley adoperato dall’inglese. Poi, nel settimo gioco, arriva inaspettatamente la svolta a marca britannica con Draper che giganteggia con il rovescio e riesce a passare sul 4-3.

Non ci sarà più margine di rientrare per un comunque ottimo Matteo. Il titolo va al classe 2001 di Sutton, la cui bacheca si infoltisce col primo titolo Atp dopo cinque trionfi a livello Challenger e sei a livello ITF.

Dettagli e ranking

Per Berrettini si tratta della seconda finale stagionale su appena cinque tornei disputati (4 Atp e 1 Challenger). La prima, lo ricordiamo, la aveva centrata – e vinta – all’Atp 250 di Marrakech, reduce da uno stop di oltre sei mesi per infortunio alla caviglia. Questa a Stoccarda l’ha invece conquistata ad oltre due mesi di distanza dall’ultima partita giocata sulla terra di Montecarlo: un ottimo modo per aprire la parentesi sull’erba e per puntare a Wimbledon con una convinzione diversa. La speranza è che adesso ritrovi continuità.

Intanto, grazie alla bella cavalcata condotta sul verde di Stoccarda, Matteo si è assicurato un balzo di 30 posizioni nella classifica mondiale: da domani, sarà numero 65 al mondo.

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